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1000 miglia Sebring: in Florida inizia il WEC 2022

Il Sebring International Raceway apre la stagione 2022 del FIA WEC, con una gara di 1000 miglia o 1600 Km se preferite. Il tracciato della Florida accoglie il mondo dell’endurance per un super weekend da appassionati. Nello stesso fine settimana si corre infatti la 12 ore, che fa parte del campionato IMSA Weatertech. Ne parleremo a tempo debito. Intanto, diamo un’occhiata alla Sebring mondiale, interrotta a 45′ dalla fine per un acquazzone improvviso.

1000 miglia Sebring 2022: chi vince tra i prototipi?

La prima della Hypercar è abbastanza indigesta per Toyota. Il primo balance of performance dell’anno impone alle GR010 di usare l’ibrido solo dopo i 190 Km/h, cosa che si rivela penalizzante. E infatti non conquistano la pole, e faticano a tenere il passo dell’Alpine in gara. Alla quarta ora, il disastro. La vettura numero 7 di Conway/Kobayashi/López collide con una Porsche GTE, riportando seri danni. L’argentino è al volante in quel momento, e prova a riportare la vettura ancora marciante ai box. Ma “Pechito” si fa prendere troppo dalla foga, andando troppo velocemente. La Toyota perde sterzo e freni, e sbatte violentemente contro le barriere. Il direttore di gara Eduardo Freitas deve far esporre la bandiera rossa, che danneggia la corsa dell’altra Toyota. Le numero 8 di Buemi/Hartley/Hirakawa erano in testa con un bel vantaggio prima del crash. Ringrazia l’Alpine di Negrão/Lapierre/Vaxivière, che grazie all’interruzione può compensare l’handicap del serbatoio ridotto che obbliga a stint più brevi. La casa francese assistita da Signatech si porta a casa il primo successo da quando è in Hypercar, facendo uno scacco matto clamoroso ai giapponesi. Il gradino finale del podio va alla Glickenhaus di Pla/Dumas/Briscoe, pur penalizzata da un’usura eccessiva delle gomme.

Il teenager volante della LMP2

La classe LMP2 è un trionfo per la scuderia “di casa” United Autosports. Paul Di Resta e Oliver Jarvis conquistano il successo al volante della Oreca Gibson numero 23, coadiuvati dal giovanissimo Joshua Pierson. A 16 anni, il giovane driver di Portland è il più giovane vincitore del FIA WEC. Per la scuderia di Zak Brown sfuma però la doppietta, dopo che la vettura 22 di Hanson/Albuquerque/Owen retrocede al settimo posto finale dopo aver lottato a lungo per la vittoria. Il podio è chiuso dal team WRT, autore di una splendida rimonta dopo il restart. Gelael/Frijns/Rast con la 31 precede la vettura gemella, la 41, di Andrade/Habsburg/Nato. Quest’ultima se la rischia con un rabbocco durante la Safety Car tra le due bandiere rosse, che quasi le costa il podio. Un podio che viene sfiorato dal team Prema, al debutto nella LMP2. Robert Kubica, assieme ai compagni Lorenzo Colombo e Louis Deletraz sono in lotta per un posto al sole, ma le bandiere rosse rovinano i loro piani. Chi il podio non lo vede neanche con il binocolo è il Team Penske, lontano dalla vetta tutto il tempo. La Oreca di Collard/Nasr/Cameron chiudono all’undicesima posizione assoluta, l’ottava di classe. Undicesimo posto di categoria di Sebastien Ogier, al debutto con la LMP2 del Richard Mille Racing. Segnaliamo la vittoria di AF Corse nella classe LMP2 Pro-Am, con Francois Perrodo, Niklas Nielsen ed il nostro Alessio Rovera. Ed a proposto di AF Corse…

Ferrari penalizzate dal BoP

La scuderia di Amato Ferrari comincia il 2022 con un inferno in questa 1000 miglia di Sebring. Il Balance of Performance è particolarmente duro contro le 488 GTE, che già dopo un’ora si beccano un minuto di distacco nella classe Pro. Pier Guidi/Calado e Molina/Fuoco chiudono al quarto e quinto posto rispettivamente, con tanto di problema al servosterzo per la seconda. Dall’altro lato della categoria, Porsche domina quasi incontrastata, con le 911 di Estre/Christensen e Bruni/Lietz prossime alla doppietta. A rompere le uova nel paniere della casa di Weissach ci pensa la Corvette, che quest’anno corre l’intero mondiale. Tommy Milner e Nick Tandy piazzano la C8R dietro alla RSR numero 92 ma davanti alla 91. Tornando alla Ferrari, essa fa fatica anche nella GTE AM, dove l’onore è salvato dalle Iron Dames. Il trio femminile di Frey/Gatting/Bovy portano la loro 488 al quinto posto di classe, con dei bei sorpassi. E soprattutto sono davanti alla AF Corse di Mann/Vilander/Ulrich, settima, e ai loro capisquadra di Iron Lynx, che hanno nella loro lineup un certo Giancarlo Fisichella. Il romano, coadiuvato da Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni, non vanno oltre l’ottava posizione, davanti alla seconda AF Corse di Flohr/Castellacci/Cassidy. La vittoria di categoria va all’Aston Martin Northwest di Dalla Lana/Pittard/Thiim, davanti alla vettura gemella TF Sport di Keating/Latorre/Sorensen. Il risultato è deciso alla partenza, con un sorpasso al via della numero 98 ai danni della 56.


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