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24 ore Nürburgring 2021: Porsche vittoria “ristretta”

Undici ore esatte, di cui 9 il sabato e 3 la domenica. È la durata complessiva della 24 ore del Nüruburgring edizione 2021, che resterà negli annali del motorsport come l’edizione più breve della storia. Una gara di durata meno di durata, che però non manca di sciorinare il repertorio tipico della classica del Nordschleife: pioggia a fiumi, incidenti, uscite di pista, contatti, un nebbione da far invidia alla Val Padana. In tutto questo marasma la spuntano il Manthey Racing e la Porsche, per un trionfo in parte italiano. L’equipaggio della “Grello” comprende il nostro Matteo Cairoli, che assieme a Kevin Estre ed a Michael Christensen, meno Lars Kern che da forfait per problemi fisici. Battuta la concorrenza di Mercedes e BMW, le quali mettono una vettura a testa sul podio. La “Bimmer” del Rowe Racing sale in seconda posizione, con Connor De Philippi, Marco Wittmann, Martin Tomczyk e Sheldon Van Der Linde. Il gradino più basso è appannaggio della Mercedes del GetSpeed, che il nostro Raffaele Marciello condivide con maxi Götz e Daniel Juncadella. La migliore Audi è quella del Car Collector Racing, quinta con Christopher Haase, Nico Müller e Markus Winkelhock.

24 ore del Nürburgring 2021: come si sviluppa la gara?

La BMW di Rowe Racing numero 1, vincitrice della passata edizione, parte dalla pole. Nick Yelloly, coadiuvato da Phillip Eng, John Edwards e Nick Catsburg, è autore di uno stint spettacolare sul bagnato, ma deve vedersela con la sorprendente Lamborghini del Konrad Motorsport. La Huracan, con Axcil Jeffries al volante, stupisce tutti per la sua velocità, anche se la gioia del team di Franz Konrad non durerà molto. Una serie di vicissitudini, unita ad un ritmo di gara non esaltante sull’asciutto, faranno perdere terreno alla “Lambo”, che dovrà accontentarsi della 18esima posizione assoluta. La Porsche trionfatrice parte dall’undicesima casella, con Kevin Estre autore di uno stint “acrobatico” fatto di bei sorpassi. La M6 viene superata da Cairoli e da Luca Stolz, che porta la Mercedes HRT al comando. Infuria una bella battaglia, interrotta poi dal sopraggiungere della nebbia, che interrompe le operazioni alle 19.30. Nel frattempo, l’Audi del Phoenix Racing esce dalla lotta per il vertice, causa danni pesantissimi riportati da una rovinosa uscita di pista di Dries Vanthoor.


24 ore del Nurburgring: La vecchia BMW doma l’Inferno Verde


La ripartenza

La nebbia tiene congelata la gara per ben 15 ore consecutive. Si riparte alle 12.30 di domenica 6 giugno, con un altro colpo di scena: la BMW numero 1 rientra ai box per un problema tecnico, alzando poi bandiera bianca. Il testimone passa alla seconda M6 GT3, che con Sheldon Van Der Linde ingaggia un duello a distanza con Estre per le ultime tre ore. Sarà la Porsche a spuntarla, grazie alla maggiore velocità in pista e ai box. S’infiamma la lotta per la terza posizione: Maro Engel schianta la Mercedes HRT nell’ultimo settore, venendo colpito anche dalla Opel Manta che da quarant’anni corre qui al Ring (tra i suoi piloti citiamo Volker Strycek, ex DTM ed ex capo del reparto corse di Russelheim). Doppio incidente per il Frikadelli Racing, squadra di riferimento di Porsche, alla sua prima 24 ore senza la sua fondatrice, la compianta Sabine Schmitz. Marciello, con un grande sorpasso all’esterno, strappa il podio alla Porsche del Falken Motorsports, finalmente competitiva. La 911 di Klaus Bachler, Martin Ragginger, Sven Müller e Alessio Picariello si devono accontentare della quarta piazza, precedendo l’Audi meglio piazzata del lotto.


Classifica di gara