― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotori6h Bahrain: il sultanato della Toyota

6h Bahrain: il sultanato della Toyota

Finale mediorientale per il mondiale WEC, che ieri ha disputato la 6h del Bahrain. La pista di Sakhir ha accolto team e piloti per il penultimo round della stagione, e li ospiterà ancora la prossima settimana per la finale da 8 ore. In questa prima parte, Toyota gioca a fare il sultano, dominando la corsa assoluta e delle Hypercar dall’inizio alla fine. Grazie a questa prova di forza, la casa nipponica conquista il mondiale costruttori con una gara d’anticipo. Il mondiale piloti è aperto, ma riservato agli equipaggi delle GR010. Porsche batte Ferrari nella GTE Pro, in un fine settimana segnato dalle polemiche sul Balance of Performance.

6h Bahrain: cosa succede tra i prototipi?

Per la vittoria assoluta, non c’è storia. Le Toyota sono una spanna sopra la rivale Alpine, grazie alla migliore gestione delle gomme. Ed è proprio questo fattore (che permettono di allungare gli stint) che decide quale delle due GR010 è destinata a trionfare. Nelle prime due ore, Mike Conway, Josè Maria Lopez e Kamui Kobayashi si scambiano la prima posizione con i compagni di team Brendon Hartley, Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi. Questi ultimi però cominciano a sentire l’eccessivo degrado degli pneumatici Michelin, e devono anche fare i conti con una sosta lenta. Questo fa pendere la bilancia sul trio Conway/Lopez/Kobayashi, che vince agevolmente e si trova con 15 punti di vantaggio in campionato. Mathieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e Andre Negrao portano l’Alpine sul gradino più basso del podio, ed è il massimo che possono fare. Mai come qui in Bahrain, la differenza tra le due vetture è così marcata.

GTE Pro, vittoria e polemiche

Al dominio Toyota in Hypercar si associa il trionfo di Porsche nella GTE Pro. Neel Jani e Kevin Estre, con la 911 RSR numero 91, tengono a debita distanza la Ferrari numero 51 di Alessandro Pier Guidi e James Calado, in una gara dove si contano solo tre full course yellow. Per il duo di Weissach, questa vittoria vale la leadership del mondiale costruttori, seppur con un punto di vantaggio sul Cavallino. Che prima e dopo la gara schiuma rabbia per un BoP a loro avviso troppo penalizzante. “Come sollevato alla vigilia, il Balance of Performance si è dimostrato particolarmente penalizzante per le nostre vetture, come conferma il ritmo tenuto in gara e il risultato di questa 6 ore“, ha detto a Formulapassion il capo del reparto corse GT, Antonello Coletta. “Ci dispiace non poter difendere la leadership acquisita nelle precedenti occasioni, frutto di gare sempre belle ed appassionanti. Ci auguriamo che vengano ristabiliti criteri corretti per il BoP nell’ultima gara, per provare a lottare ad armi pari per la conquista dei titoli mondiali“. Non è ancora finita.


Le Mans 2021: poker Toyota nella nuova era


6h Bahrain: le altre categorie

La LMP2 regala come sempre grande spettacolo. Robjin Frins e Ferdinand Habsburg partono dall’ottava posizione, rimontano e segnano la seconda vittoria della stagione dopo il successo all’ultimo minuto alla 24 ore di Le Mans. La battaglia vera è per la seconda posizione, con il duello in famiglia della Jota Sport. Tom Blomqvist e Filipe Albuquerque partono dalla pole position, salvo poi essere sopraffatti dalla coppia del team WRT. Con il passare delle ore, la vettura perde ritmo, con Albuquerque che deve difendersi da Antonio Felix Da Costa. Il derby portoghese si accende a 10 minuti dalla fine, quando Da Costa infila Albuquerque in curva 1. Occasione mancata per il Racing Team Nederland, in testa alla prima curva grazie a Giedo Van Der Garde. Purtroppo per lui, Fritz Van Erd non è in grado di tenere il passo, e la coppia scivola in quinta posizione. Si possono consolare con la vittoria nella classe Pro-Am. Nella GTE-Am, infine l’Aston Martin piazza il colpaccio con TF Sport. Ben Keating, Felipe Fraga e Dylan Pereira battono la sempre competitiva Porsche di Dempsey-Proton. Matt Campbell, ufficiale della casa di Weissach, si avvicina nell’ora finale, ma solo perché il brasiliano sta gestendo il vantaggio. Il podio è completato da un’altra Porsche, quella di Tech1. Il merito va a Matteo Cairoli, capace di tenere a bada Marcos Gomes con l’Aston Martin ufficiale.


Classifica di gara