Meno prove per tutti. Possiamo sintetizzare così il nuovo corso dei test della MotoGP, che entrerà in vigore nel 2023. Questo corso è frutto della nuova programmazione approvata oggi dalla Grand Prix Commission di FIM e Dorna. La Commissione ha stabilito le nuove disposizioni in accordo con la Michelin, fornitore unico degli pneumatici per la classe regina.
Test MotoGP: cosa cambia nel 2023?
La prima novità sa un po’ di amarcord: ritornano i test di Valencia. Più precisamente, la Grand Prix Commission ha stabilito che la prima giornata di test pre 2023 si svolgerà il giorno dopo l’ultimo Gran Premio del 2022, previsto appunto a Valencia. La sessione si articolerà in un solo giorno, contro i due che si facevano in passato. Dopo questa prova scatterà la pausa invernale, che durerà fino a gennaio. Al termine della pausa sono previsti i tre giorni di Shakedown, la sessione di collaudo riservata ai test rider ed ai piloti esordienti. I test ufficiali, aperti anche ai titolari, sono sempre di tre giorni. A questi fanno seguito altri due giorni di prove, per un totale di cinque. Rispetto al 2022, la MotoGP perde almeno tre giornate di collaudi invernali. Nel corso della stagione è previsto almeno un giorno di prove su un circuito al termine del GP, più i test privati che ogni costruttore ha a disposizione, con le limitazioni specifiche.
I test della MotoGP: istruzioni per l’uso
La benzina si fa bio
I test non sono l’unica novità della MotoGP. La Grand Prix Commission ha infatti stabilito che nel 2024 i carburanti da adottare nella classe regina dovranno avere una componente rinnovabile, pari almeno al 40%. Questa formula è una soluzione intermedia, in attesa dell’impiego di miscele 100% prive di componenti fossili previsto per il 2027. Come la Formula 1 ed il WRC, anche il motomondiale fa i suoi piccoli passi verso la carbon neutrality.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione