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NASCAR, XFinity 500: Bell miracolo numero due

Per i miracoli, Christopher Bell si è attrezzato bene quest’anno. Dopo il colpaccio del ROVAL, il pilota del Joe Gibbs Racing ripete l’impresa a Martinsville, conquistando il successo della XFinity 500. Entrato in gara che era fuori dai Playoff, il numero 20 tira i dadi della strategia, guadagnando in extremis quel successo che gli consente di entrare nella Championship 4, la fase finale della lotta per il titolo. Bell farà compagnia a Joey Logano, Chase Elliott e Ross Chastain, autore di una manovra da paura che gli consente di guadagnare la top five. Denny Hamlin, uno dei favoriti della vigilia, è eliminato. Dietro a Bell, concludono la top ten: Kyle Larson, Ryan Blaney, Brad Keselowski (poi squalificato), Chastain, Hamlin, Logano, William Byron, Bubba Wallace e Chase Briscoe. La gara conta pochissimi cambi di leader (appena otto) e ancora meno caution, sei: decisamente strano per uno short track.


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NASCAR, XFinity 500: cosa succede a Martinsville?

A Martinsville ritornano in pista Alex Bowman ed il già citato Wallace. Il primo si è ripreso dalla commozione cerebrale rimediata in Texas, il secondo ha scontato una gara di squalifica per i fatti di Las Vegas. La Stage 1 è un dominio iniziale di Larson, partito dalla pole, anche se il traffico gli farà perdere il vantaggio iniziale. I doppiaggi consentono a Elliott di passare Larson al giro 69, con Hamlin che approfitta per salire in seconda posizione. Denny supera a sua volta Elliott e passa al comando alla tornata 96. Resterà davanti fino alla conclusione della Stage 1, ottenendo un successo prezioso in ottica Playoff. Sulla pista di casa Hamlin concede il bis nella Stage 2, dominandola. Al traguardo accumula ben sei secondi di vantaggio su Elliott con Bell terzo. Non ci sono episodi significativi in questa prima parte di gara, se non le defezioni di Kyle Busch e Tyler Reddick. Il due volte campione ha un problema tecnico che gli costa tre giri, mentre il numero 8 si ferma nella Stage 2 per un improvviso calo fisico. Il californiano viene portato al centro medico per accertamenti.

Azzardi e mosse disperate

La Stage 3 è quella decisiva per la XFinity 500, e per la lotta per il campionato. Chastain rischia di compromettere tutto al giro 274, quando tampona Keselowski facendolo girare. Entrambi devono rientrare ai box, con la prima bandiera gialla per incidente. Con questo errore il pilota Trackhouse è fuori dalla Championship 4, complice il bottino di punti accumulato da Hamlin nelle due Stage precedenti. Ma non è finita: al giro 467, Landon Cassill si schianta in curva 3. Questa caution, l’ultima di un pomeriggio tranquillo, è l’occasione d’oro per Bell, obbligato a vincere. Il suo team decide di tirare i dadi e di pittare, prendendosi il rischio di dover compiere dei sorpassi. Al restart è sesto, ed il grip extra delle gomme nuove gli da la spinta giusta per rimontare. Si prende il comando a quattro tornate dalla conclusione, e taglia il traguardo con otto decimi di vantaggio su Larson. Missione compiuta! Ma i colpi di scena non finiscono qui: Chastain, all’ultimo giro, s’inventa una manovra da paura in curva 3 e 4, strisciando contro il muretto esterno e sfruttando la linea più alta possibile. Ciò gli consente di passare da decimo a quinto in una curva e mezza, guadagnando i punti extra per scavalcare Hamlin in campionato. Ross è nella Championship 4 per quattro punti appena! In sede di verifiche tecniche, Keselowski viene squalificato per essere risultato sottopeso, permettendo a Chastain di guadagnare il quarto posto finale.

Al termine del pomeriggio, Bell, Elliott, Logano e Chastain lotteranno per il titolo domenica prossima a Phoenix.


Classifica di gara