― Advertisement ―

spot_img

America’s Cup 2024: Team New Zealand Vince la Terza Regata e Porta il Punteggio sul 3-0

Team New Zealand continua a dominare l'America's Cup 2024, vincendo oggi la terza regata contro Ineos Britannia e portando il punteggio sul 3-0. Con...
HomeMotori24 Ore dopo 26 anni: McLaren torna a Le Mans con un...

24 Ore dopo 26 anni: McLaren torna a Le Mans con un trio di GT3 EVO che segue le orme di un’icona dell’endurance

McLaren Automotive si prepara alla sua prima apparizione alla 24 Ore di Le Mans, 26 anni dopo che il nome McLaren è stato rappresentato per l’ultima volta sulla griglia di partenza dell’iconica gara circolare. Tre McLaren GT3 EVO sono iscritte all’evento, segnando la prima volta che McLaren è stata rappresentata in tutte e tre le gare della “Triple Crown of Motorsport” – che comprende anche il Gran Premio di Monaco e la 500 miglia di Indianapolis – nella stessa stagione.

McLaren torna a Le Mans: la storia

Il posto di McLaren nei libri di storia è stato assicurato con una straordinaria vittoria al debutto nella 24 Ore di Le Mans nel 1995 con la McLaren F1 stradale. La F1 GTR tornò nelle tre stagioni successive, ottenendo un’ulteriore vittoria nella classe GT1 – e un secondo posto assoluto – nel 1997, ormai in versione Longtail. Questi successi erano tanto più notevoli se si considera che la F1 non era mai stata progettata per essere un’auto da corsa e che nel 1995 non richiedeva grandi modifiche per essere competitiva.

Le auto

Sebbene alcuni elementi della McLaren GT3 EVO siano stati modificati rispetto alla 750S stradale per soddisfare i requisiti della LMGT3, il suo design – ispirato alle corse – ha fatto sì che rimanessero molte somiglianze chiave, proprio come il suo predecessore F1 GTR.

La principale di queste è il telaio, costruito utilizzando un’evoluzione delle tecnologie introdotte per la prima volta dalla McLaren nelle gare di Formula 1 e proseguite nelle sue auto da strada, a partire dalla F1 30 anni fa. La monoscocca principale, che forma la cellula degli occupanti, è la stessa Monocage II in fibra di carbonio che costituisce il cuore della 750S e alla quale sono collegati la struttura d’urto anteriore e il telaio posteriore, identico a quello della vettura stradale. Il telaio in fibra di carbonio fa parte del DNA di McLaren ed è stato scelto per la sua struttura rigida, resistente e leggera. I suoi vantaggi non risiedono solo nel risparmio di peso e nelle prestazioni dinamiche superiori, essenziali per le corse; è un ambiente incredibilmente sicuro per il pilota, soprattutto nelle azioni ruota a ruota ad alta velocità che si verificano spesso a Le Mans.

Il telaio è solo una parte dell’ambiente di guida che accomuna i piloti McLaren da strada e da corsa. I piloti McLaren da corsa beneficiano della stessa precisione e sicurezza dello sterzo per cui sono rinomati tutti i prodotti McLaren Automotive. La McLaren GT3 EVO utilizza la stessa cremagliera e colonna dello sterzo della 750S ed è progettata per tradurre direttamente gli input del pilota in un perfetto posizionamento in pista.

L’eccellenza dinamica della McLaren GT3 EVO è accompagnata dallo stesso V8 biturbo da 4 litri che equipaggia la 750S, un motore originariamente progettato per le prestazioni in pista e su strada. Utilizzando tecnologie nate in pista, tra cui la fasatura variabile delle valvole, la lubrificazione a carter secco e materiali leggeri ma resistenti, l’M840T è tuttavia più potente nella 750S; le regole delle gare GT impongono che il motore debba funzionare con potenza limitata nella McLaren GT3 EVO. Ciononostante, i piloti potranno beneficiare della sua fenomenale erogazione di potenza e della resistenza intrinseca richiesta da un motore progettato e testato per funzionare ad alte prestazioni per molte migliaia di chilometri tra gli intervalli di manutenzione.

Mentre la McLaren GT3 EVO presenta molte aggiunte legate alle corse, tra cui freni specifici per la pista, pneumatici slick e aggiunte aerodinamiche che sono vietate per l’uso su strada, i proprietari della 750S beneficiano anche di molte caratteristiche che non sono consentite dai regolamenti del FIA World Endurance Championship (WEC) che regolano le partecipazioni a Le Mans. Tra queste, lo spoiler posteriore attivo, le modalità regolabili per il gruppo propulsore e il sofisticato sistema Proactive Chassis Control III – le cui combinazioni possono essere impostate con un semplice tocco del pulsante McLaren Control Launcher – e l’opzione del modello Spider con un hard top retrattile che può essere sollevato o abbassato in soli 11 secondi.

Due delle tre McLaren GT3 EVO che correranno a Le Mans sono iscritte da United Autosports, partner del WEC. La vettura 59, con lo stesso numero di gara della F1 GTR vincitrice nel 1995, sarà guidata dal britannico James Cottingham, dal brasiliano Nicolas Costa e dallo svizzero Grégoire Saucy. L’equipaggio della vettura gemella 95 sarà composto dai piloti giapponesi Hiroshi Hamaguchi e Marino Sato e dal cileno Nicolas Pino. Il ritorno della McLaren a Le Mans segue l’impressionante prestazione della vettura 59 a Spa-Francorchamps, dove il team è stato in lizza per la vittoria della gara ed è stato in testa per molti giri delle sei ore di gara.

La terza McLaren GT3 EVO sarà preparata da Inception Racing, che ha ottenuto l’iscrizione a Le Mans dopo il successo ottenuto dal pilota statunitense Brendan Iribe nella classe GTD del WeatherTech SportsCar Championship di casa sua lo scorso anno. Per Iribe questo sarà l’ultimo di molti punti di riferimento nella sua carriera di pilota, iniziata nel 2019 con una serie di prestazioni impressionanti nella Pure McLaren GT Series, precursore del campionato McLaren Trophy. Da lì ha corso in diverse serie di gare GT in tutto il mondo, conquistando diverse vittorie nel campionato. Pur avendo già corso a Le Mans, questa sarà la sua prima 24 Ore con la McLaren – realizzando un’ambizione personale – e sarà affiancato dal britannico Ollie Millroy e dal danese Frederik Schandorff.

McLaren torna a Le Mans: la dichiarazione

“Siamo entusiasti di tornare a Le Mans; la 24 Ore è una parte importante della storia della McLaren e la possibilità di gareggiare di nuovo è stata uno dei principali incentivi per partecipare al Campionato Mondiale Endurance. È la dimostrazione definitiva delle prestazioni e della resistenza delle nostre auto. Auguro a tutti i nostri team la migliore fortuna e mi aspetto una gara entusiasmante”.
Michael Leiters, Amministratore delegato di McLaren Automotive