Un’altra brutta tegola per la Honda. Oltre al Gp di Repubblica Ceca, Marc Marquez salta anche il GP d’Austria, e quello successivo della Stiria. In pratica, il campione del mondo resterà fermo per tutto il mese di agosto, rinunciando di fatto alla lotta per il titolo. Rientrerà a settembre, in occasione del doppio GP di Misano.
La Honda ha già comunicato che Stefan Bradl sostituirà Marquez per le prossime gare.
Marc Marquez assente al GP in Austria. Addio titolo!
L’inizio della storia la conosciamo tutti. Al GP del rientro a Jerez, Marquez cade dopo una rimonta spettacolare e si frattura un braccio. Operato per inserire una placca stabilizzatrice, Il “Cabronsito” tenta un rientro impossibile al GP successivo, in Andalusia.
Nelle prove libere del sabato, Marc riprende ritmo, e sembrava destinato a compiere un vero miracolo sportivo. Tuttavia, le sensazioni del braccio gli dicono che stava sfidando la sorte. Di qui la decisione di saltare le qualifiche, e di rinunciare alla gara.
Sembrava finita lì, con il campione del mondo che dava l’appuntamento a Brno tra una flessione e l’altra, e invece lo sfortunato epilogo. Ad una visita di controllo, infatti, i medici scoprono che la placca si è rotta. Marquez deve tornare sotto i ferri, allungando i tempi di recupero.
Con lo stop forzato del Gp d’Austria, Marc Marquez dice definitivamente addio al titolo mondiale.
La stampa attacca la Honda
Con il proprio pilota di punta fuori dalla contesa iridata, la Honda rischia una debacle clamorosa nella MotoGP di quest’anno. La cosa non sfugge agli organi di stampa, in Spagna ma non solo, che già hanno iniziato i processi mediatici contro i presunti “colpevoli”.
I primi a finire sotto accusa sono i dirigenti HRC, in particolare quell’Alberto Puig che doveva impedire -secondo molti- che Marquez prendesse rischi eccessivi. Non sono risparmiati dalle critiche nemmeno i medici che hanno seguito il pilota. A cominciare da quel Dott. Xavier Mir che, secondo la nuova vulgata, doveva invitare Marc alla prudenza. Dimenticandosi che Mir è un luminare della medicina sportiva a livello europeo, e che era pienamente consapevole dei rischi e delle responsabilità.
Sotto il fuoco mediatico anche i medici della Dorna, accusati di aver fatto correre al pilota rischi inutili. Tuttavia è d’obbligo ribadire che la scelta di provare a correre a Jerez è stata di Marquez, il quale ha deciso consapevolmente. Inoltre, non ha mai messo in pericolo l’incolumità propria e quella degli altri, quindi le polemiche in tal senso sono strumentali.
Tornando alla Honda, il mondiale per quest’anno è bello che andato. Si possono consolare con un futuro che si prospetta roseo nel lungo termine, visti i quattro anni di contratto con cui si sono assicurati il gioiello di punta della MotoGP…
Immagine di copertina tratta da Box Repsol