Finalmente si parte! Dopo i dubbi e le incertezze, la Dakar 2021 può finalmente avere inizio, con il gustoso antipasto del Prologo. Partita dalla città di Jeddah, la carovana percorre 118 Km di trasferimento per raggiungere la speciale di oggi, lunga solo 11 Km.
Si tratta di un percorso “ad anello”, composto perlopiù da piste sabbiose su cui prestare un minimo di attenzione. Al ritorno a Jeddah, si fa il punto della situazione: la tappa di oggi ha il solo scopo di assegnare l’ordine di partenza per la prima tappa, che si svolgerà domani. Non è troppo indicativa per i valori in campo, anche perché c’è sempre il volpone di turno che si nasconde: nei rally, non conviene mai partire per primi.
Dakar 2021, com’è andato il prologo delle auto?
Nasser Al Attiyah parte subito forte con la Toyota Hilux. Il principe del Qatar è il primo vincitore di questa edizione in una giornata che però, ricordiamo, non fa testo per quanto riguarda la classifica. Nasser precede il sudafricano Brian Baragwanath, al volante di un buggy Century. Brian è al debutto nella classe, dopo aver militato per anni nei quad.
Yazeed Al Rajihi è terzo, ma è staccato da Al Attiyah di soli 8 secondi. L’idolo di casa è andato molto forte nel 2020, e punta al successo al volante del suo Toyota Hilux. Seguono a breve distanza Jakub Przygonski e Bernhard Ten Brinke, portando così ad un totale di quattro Toyota nelle prime cinque posizioni.
Orlando Terranova porta il vetusto Mini Countryman X-Raid a quattro ruote motrici al sesto posto, a 14 secondi da Al Attiyah. Mathieu Serradori, velocissimo lo scorso anno, si conferma al top piazzandosi ottavo, dietro al sudafricano Lategan. Qalid Al Qassimi è nono con un pezzo da museo come la Peugeot 2008 DKR, a precedere il rientrante Sebastien Loeb. L’alsaziano porta al debutto la BRX Hunter di Prodrive senza forzare troppo, come testimoniano i 17 secondi di distacco presi dal leader. Nani Roma è 15esimo con il secondo Hunter, appena dietro a Stephane Peterhansel.
Ma la vera sorpresa, in negativo, è Carlos Sainz. Il campione in carica della Dakar chiude il prologo addirittura in 28esima posizione, pagando la bellezza di 36 secondi da Al Attiyah. La sensazione è che il madrileno si sia “nascosto”, per ragioni tattiche. Ha voluto evitare di fare da apripista, cosa che gli avrebbe fatto perdere molto tempo, e non ha scoperto tutte le sue carte. Per vedere il vero “Matador” dovremo aspettare domani.
Il prologo della classe moto
Se Sainz fa calcoli e si mette a passeggiare, Ricky Brabec va subito a manetta e primeggia nelle moto. Lo statunitense di casa Honda vuole ribadire fin da subito di essere il più forte tra le due ruote, e lo fa guadagnandosi la medaglia d’oro virtuale del prologo.
Brabec precede di appena sei secondi il compagno di squadra Joan Barreda. Per il catalano questa Dakar assume mille significati. In primis, vuole togliersi la nomea di “eterno secondo” e vincere questo benedetto rally. In secondo luogo, questo potrebbe essere, per sua stessa ammissione, la sua ultima Dakar tra le moto, prima di passare ad un’altra categoria.
La prima KTM è quella di Daniel Sanders, terzo a 13″ da Brabec. Il giovane australiano è al debutto alla Dakar, e precede il suo più illustre connazionale (e compagno di marca) Toby Price, solo nono in classifica. Ross Branch, con la Yamaha ufficiale, ed il tedesco della Hero Sebastian Buelher completano la top five.
Andrew Short è sesto al suo debutto assoluto sulla Yamaha ufficiale, a precedere l’hondista Kevin Benavides e l’Husqvarna di Pablo Quintanilla. Joaquim Rodrigues chiude la top ten con la seconda Hero. Ben lontani dai dieci Matthias Walkner, Sam Sunderland e José Cornejo, ma potrebbe essere una pretattica per evitare l’ingrato compito dell’apripista.
Laia Sanz, la regina spagnola del deserto, è 32esima con l’unica Gas Gas rimasta in gara. Cinquantadueesimo Maurizio Gerini, primo dei piloti italiani, sette posizioni più indietro il veterano Franco Picco.
Dakar 2021, il prologo delle altre categorie
Al suo esordio assoluto nei rally raid, l’ex WRC Kris Meeke si toglie la soddisfazione di vincere la sua prima speciale alla Dakar, anche se solo in un turno preliminare. L’ex pupillo di Colin McRae è il più veloce della classe Lightweight Vehicle, riservata agli UTV modificati. Meeke batte sul traguardo gli statunitensi Seth Quintero e Austin Jones.
La classe camion vede la VAZ piazzarsi nelle prime due posizioni. Siahrei Viazovich, grande protagonista lo scorso anno, precede di un solo secondo il compagno di squadra Aliaksei Vishenuski. In quarta posizione, staccato di appena sette secondi, il russo Anton Shibalov, il più veloce dello squadrone Kamaz.