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Abdulaziz Hamilton: il Principe invita Lewis ha discutere sulla sicurezza

Il governo dell’Arabia Saudita afferma di essere disponibile a incontrare il sette volte Campione del Mondo di Formula 1 Lewis Hamilton e ad affrontare le preoccupazioni che ha espresso sulle corse in Arabia. Ed è emerso che nell’ambito di quegli incontri, il Ministro dello sport saudita, sua Altezza Reale il Principe Abdulaziz Bin Turki Al-Faisal, ha offerto a Hamilton la possibilità di sedersi e parlare delle sue riserve sulla competizione nella pista di Jeddah. Il pilota sicuramente parlerà della paura provata dopo l’attentato missilistico e della maggiore sicurezza che si dovrebbe prestare nelle vicinanze della pista.


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Abdulaziz Hamilton: che cosa ha detto il Principe?

Hamilton ha commentato al Gran Premio inaugurale dell’Arabia Saudita nel 2021 che si sentiva “a disagio” essendo lì anche per aiutare la causa dei diritti umani. Alla domanda lo scorso fine settimana se il suo atteggiamento fosse cambiato, Hamilton ha detto: “Non so davvero cosa dire. La mia posizione è sempre la stessa di quando ho parlato qui l’anno scorso”. Con il destino della gara Saudita in bilico la scorsa settimana a seguito di un attacco missilistico a un impianto petrolifero vicino al circuito di Jeddah, i piloti di F1 si sono trovati faccia a faccia con i capi del governo durante le loro discussioni sull’opportunità o meno di continuare con il fine settimana. Parlando del disagio del sette volte campione per l’Arabia Saudita, il Principe Abdulaziz ha detto: “Ho sentito i commenti che Lewis ha fatto e so che ha dei problemi con alcune cose in Arabia Saudita. “Gli ho detto apertamente e francamente che può parlare con me. Ci sediamo, discutiamo di quali sono i suoi problemi e capiamo dove ci possiamo venire incontro, perché molte di queste cose che si leggono sull’Arabia Saudita sono fuorvianti e non si conoscono tutti i dettagli”.

Abdulaziz Hamilton: nessuna chiusura al dialogo

Inoltre il principe Abdulaziz ha affermato che l’Arabia Saudita vuole essere il più aperta possibile nell’affrontare le preoccupazioni espresse dagli estranei, motivo per cui vuole puntare i riflettori sul paese attraverso importanti eventi sportivi come la F1. “Avremmo potuto dire che non volevamo un polverone di polemiche, e che anche se la comunità Internazionale ci avrebbe condannato quanto voleva scatenando problemi, nessuno avrebbe potuto interferire. Ma invece non l’abbiamo fatto. Siamo qui per una discussione aperta ed è quello che ho detto, sia con la FIA che con la F1. Dovremmo sederci insieme e capire la situazione, perché siamo tutti uniti per dialogare. Ecco perché ho parlato apertamente con i piloti e con Lewis, dicendo che se voleva discutere di questi problemi, era più che benvenuto a discuterne con me perché stava dicendo che non riusciva a trovare nessuno con cui parlare”.

La comprensione è la prima arma fondamentale

Abdulaziz continua dicendo: “Quindi sono pronto a sedermi con Lewis. Penso che molti di questi problemi prendono fuoco perché non c’è comunicazione e non c’è comprensione di ciò che sta accadendo. Oggi può sembrare un piccolo mondo in termini di comunicazione, ma viviamo invece in parti diverse del mondo con culture e mentalità completamente diverse. Siamo aperti alla discussione, siamo aperti a tutto questo e siamo felici di farlo”. Il principe Abdulaziz ha anche rivelato di aver parlato in privato con Sebastian Vettel nel 2021, sulla scia delle critiche del Tedesco nei confronti dell’Arabia Saudita prima del fine settimana di gara. Tuttavia al suo arrivo nel Paese Vettel ha cercato di capire meglio la realtà sul campo ospitando una giornata di karting per le donne locali. “Ho parlato con Seb l’anno scorso e gli ho detto: ascolta le mie ragioni e grazie per volerlo fare. Per farvi capire di più, non parlare con noi, parla con le persone. E sicuramente è questo il messaggio che diamo a tutti”.

Abdulaziz Hamilton: un futuro migliore per i giovani

Il Principe conclude dicendo: “Non sto dicendo che siamo perfetti. Non sto dicendo che siamo i migliori al Mondo. Abbiamo i nostri problemi, sì. Ma li stiamo risolvendo e stiamo andando avanti con il ritmo che possiamo andare avanti. A volte ci muoviamo molto velocemente, ma a volte alcune cose cambiano molto più lentamente. Questi sono problemi molto complicati di cui dobbiamo occuparci tutti. E lo stiamo facendo per noi, lo stiamo facendo perché crediamo di aver bisogno prosperare in quest’area e se lo facciamo, allora tutti gli altri si alzeranno davvero verso il punto in cui siamo. “È nostro dovere assicurarci che il futuro sia prospero per i nostri figli e per tutti coloro che vogliono vivere nell’area”.

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