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Acosta con VR46 in Moto2?

Il futuro di Pedro Acosta è in Moto2, e potrebbe essere con VR46. L’indiscrezione è lanciata da DAZN Spagna, la quale sostiene che il team di Valentino Rossi avrebbe contattato il 17enne di Murcia per un possibile accordo. La squadra si sarebbe detta disponibile a pagare la penale per svincolarlo dal contratto di ferro che lega il 37 al team di Aki Ajo, e soprattutto, alla KTM. Ma quanto c’è di vero in questa storia? Facciamo una breve analisi di quello che potrebbe essere il colpo di mercato della stagione 2021.

Acosta con VR46 in Moto2: è plausibile?

Secondo DAZN Spagna, Pedro Acosta avrebbe ricevuto un’offerta da parte dello Sky Racing Team, per affiancare Celestino Vietti la prossima stagione. L’unico ostacolo a questa operazione sarebbe il contratto che lega lo spagnolo alla sfera KTM, ma VR46 avrebbe già la soluzione. Racconta DAZN che il team guidato da Alessio Salucci si sobbarcherebbe la penale di 500 mila Euro per svincolare il talentino di Murcia, e quindi procedere con l’operazione. Vien da sé che la promozione di Acosta implica il passaggio di categoria di Marco Bezzecchi, destinato a concludere la sua carriera nella Moto2. Per il “Bez” il 2022 sarà l’anno del salto in MotoGP, molto probabilmente con la stessa VR46.

Ma quanto è plausibile questa ricostruzione? Qualcuno ha una risposta alla domanda da mezzo milione di Euro. “Non è uno scenario reale“, ha detto Valentino Rossi dopo il GP di Barcellona. “Noi continueremo con il nostro progetto portando in sella i piloti della VR46 Riders Academy“. Verrebbe da chiedergli con quali piloti, visto che il team Moto3 è stato chiuso per mancanza di talenti, ed i due Juniores del CIV hanno dimostrato di non essere ancora pronti per il passaggio al mondiale. Comunque sia, non c’è motivo per non credere alle parole di Rossi, anche per un’altra ragione. KTM è rimasta molto scottata dalla storia di Jorge Martin, che lo scorso anno era in Ajo ma che poi è andato in Ducati. Dopo quell’episodio Pit Beirer ha sempre legato i piloti che passano per il team finlandese con contratti di ferro, per non “regalarli” ad altri. Quindi, ammesso che Rossi abbia effettivamente interesse per Acosta, sarà difficile per lui strapparlo agli “orange”. Senza contare che assumere il giovane Pedro è una mezza ammissione del fallimento dell’Academy, non più capace di sfornare talenti italiani come faceva fino a pochi anni fa.


Pedro Acosta: l’australiano che viene dalla Spagna


Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione