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Agnelli: Il Presidente della Juve punta a riavere gli scudetti persi

Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli non ha mai nascosto di voler conquistare come primo obiettivo il 10 scudetto di fila.

E di continuare a primeggiare soprattutto in Italia, per poi provare in futuro a fare lo stesso in Europa.

Ma gli scudetti persi nell’era Calciopoli e vinti sul campo sono una ferita ancora aperta per la Juve.

Ed è per questo che il Presidente Agnelli è ricorso al Tar per provare a riottenere i scudetti che gli sono stati sottratti.

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Juventus: Andrea Agnelli punta a riavere i scudetti persi

Il Presidente della Juve Andrea Agnelli ha partecipato all’Assemblea che ha approvato il bilancio con 89,7 milioni di perdite.

E in questa occasione ha rilasciato delle dichiarazioni proprio sul ricorso al Tar per poter riuscire a recuperare gli scudetti tolti dopo l’inchiesta Calciopoli del 2006.

Agnelli ha dichiarato: “Siamo in attesa della fissazione dei ricorsi al Tar che da ultimo abbiamo proposto verso la decisione degli organi della giustizia sportiva e del Coni.

“Nel corso degli anni abbiamo esperito tutte le azioni a tutela della Società per ottenere quanto dovuto, aggiunge.

Ogni tentativo di ottenere la riassegnazione degli scudetti sarà effettuato dalla Società”.

Due anni dopo il verdetto della Cassazione che ha permesso all’Inter di contare come suoi questi scudetti legalmente, la battaglia è appena cominciata tra le due squadre da sempre nemiche in campo.

Agnelli: le sue dichiarazioni sulla pandemia

L’assemblea a cui ha partecipato Agnelli è stata effettuata in maniera virtuale, a causa del Covid.

Su questo argomento il Presidente Agnelli dichiara: “Il calcio ha dato prova di grande unità, sia a livello europeo che italiano.

Se questa stessa convergenza verrà riprodotta nei prossimi mesi, sono sicuro che ne usciremo rafforzati e con uno spettacolo ancora più appetibile per i tifosi”.

Certo i conti del calcio con il Covid sono da ‘profondo rosso’. “Dopo vent’anni di continua crescita del sistema, per la prima volta il fatturato è in forte diminuzione.

Stime portano a ipotizzare che, a livello europeo, 360 club delle prime divisioni avranno bisogno di aumenti di capitale per un totale di circa 6 miliardi”.

La Juventus nello scorso gennaio, quando l’epidemia sembrava riguardare soltanto la Cina, ha deciso di immettere 300 milioni di euro che hanno consentito al club di conservare la propria solidità.

L’Obiettivo è la crescita del club, che dovrebbe diventare più Europeo, infatti sono state create per questo motivo due imponenti strutture: l’Area Football e l’Area Business.

Il coordinamento di queste strutture è affidato a Fabio Paratici, per l’Area Football, e Stefano Bertola, per l’Area Business.

Mentre Federico Cherubini assume la carica di Football Director a diretto riporto di Fabio Paratici, che mantiene la responsabilità diretta della Prima Squadra.

Il Presidente Agnelli aggiunge: “E’ previsto l’arrivo di altri dirigenti apicali, ma non nell’area sportiva”.

Juventus: il Presidente Agnelli parla di Sarri e di Pirlo

Il Presidente Andrea Agnelli rilascia delle dichiarazioni anche sul precedente allenatore della Juve Maurizio Sarri e sul nuovo allenatore Andrea Pirlo.

Agnelli dice: “Solitamente nello spogliatoio si crea un’alchimia che porta a superare ostacoli insormontabili, con Sarri non è successo.

Ma ho un ottimo ricordo della persona e ho voluto che portasse lui la coppa dello scudetto al museo perché verrà ricordato come uno degli allenatori vincenti della Juventus”.

Quanto al nuovo tecnico, la sensazione del presidente è che “tutti aspettino le nostre sconfitte”, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: “vincere”, anche se il percorso “non sarà facile”.

Vedremo se i risultati arriveranno o meno nel tempo in Europa, perché l’acquisto di Ronaldo dovrebbe portare ad una nuova fase di crescita non solo in Italia, ma in competizioni ben più importanti, che è quello che si aspettano i tifosi.

Pirlo sicuramente darà una nuova impronta alla Juventus, lui rappresenta una scommessa che si potrebbe rivelare vincente se saprà costruire ad arte una squadra dedita all’attacco e che segue alla lettera le sue indicazioni.