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Aia, Rizzoli: “Pronti a ripartire”

La Serie A è pronta a ripartire. Se tutto andrà come previsto, il 20 giugno si tornerà in campo con una serie di novita’ che riguarderanno anche la classe arbitrale. A questo proposito, il calo.degli arbitri, Nicola Rizzoli, a Sabato Sport ha spiegato nei dettagli quali saranno i cambiamenti( Var, cinque sostituzioni, rispetto distanze giocatori-arbitro)

LA RIPRESA- ” Noi siamo pronti. Appena sapremo esattamente le linee del protocollo da adottare applicheremo delle strategie fi ripartenza. Per ora ci sono solo.ipotesi, ma gli arbitri si stanno allenando da tempo. Non c’è malcontento da parte nostra, ci sono preoccupazioni, pensieri su alcuni argomenti da risolvere, attesa per capire come verranno affrontati vari step e quale sarà il modo migliore per ripartire in sicurezza, sapendo che bisognerà stare molto attenti. Noi arbitri abbiamo preoccupazioni diverse dalle società perché abbiamo 80 persone che arrivano da ogni parte d’Italia e dovranno spostarsi: bisognerà stare attenti sui viaggi”.

5 SOSTITUZIONI- “Da un punto di vista regolarmente è importante che non possano essere utilizzate dagli allenatori strategie per perdite di tempo, manyenendo la possibilità di fare questi cinque cambi in tre slot. Da un punto di vista tecnico non sta a me giudicare. È un’opportunità dovuta al rischio degli infortuni per le tante partite che si dovrebbero giocare in un arco temporale ristretto, con match ogni quattro giorni. Ma saranno le Federazioni o le Leghe a decidere se accettare questa novità”.

PROTESTE E DISTANZE- “C’è la possibilità di fare qualcosa fi nuovo dopo questa emergenza: se capiamo che le proteste non servono e il rispetto è fondamentale, potremmo avere un grande beneficio. È chiaro che le proteste, da sempre una delle cose piu antipatiche da vedere, andranno gestite in modo diverso. Oggi bisogna abere un reciproco rispetto delle distanze e dunque quando non verranno rispettare dovremo intervenire: questo non significa ammonire tutti, ma la distanza opportuna per dialogare con l’arbitro deve essere di un metro e mezzo. Questo può essere un passo culturale importante”.

VAR- “Abbiamo fatto un grosso sforzo per mettere in sicurezza tutto, quindi riusciremo a ripartire utilizzando la tecnologia. È chiaro che questo garantirà uniformità al campionato. Nella stanza resteranno due arbitri, Var e Avar, e l’operatore, mentre solo la persona addetta ad inviare le immagini alla regia sarà in un’altra sala. Quindi tre persone nella stessa sala, un maggiore distanziamento e poi anche un plexiglass e l’utilizzo delle mascherine: auspichiamo che non ci sia alcun tipo di rischio”.