― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriFormula UnoAl GP di Portimao la Mercedes ci ha messo il carico

Al GP di Portimao la Mercedes ci ha messo il carico

La Mercedes lascia il GP di Portimao con il carico da novanta. La Red Bull è battuta ancora una volta, dimostrando che non basta avere la macchina più forte per vincere le gare. Per ottenere il gran trofeo ci vuole abilità nella messa a punto, e saper fare le scelte giuste. Con una felice intuizione, Lewis Hamilton si è portato a casa il secondo trionfo stagionale pur partendo dalla seconda fila. Quella stessa intuizione avrebbe potuto aiutare anche Valtteri Bottas, solo terzo dopo essere partito dalla pole. Facciamo una breve analisi tecnica di un piccolo dettaglio che ha fatto la differenza sul risultato finale.


Gp Portimao: Hamilton domina, 97a vittoria in carriera


GP Portimao: qual è il dettaglio che ha fatto vincere la Mercedes di Hamilton?

L’intuizione geniale che ha premiato Hamilton ha riguardato la configurazione aerodinamica al posteriore. Rispetto a Bottas, il campione del mondo ha optato per un’ala posteriore con maggiore carico, mentre il finlandese ha preferito una versione più scarica. La differenza è visibile a occhio nudo: l’ala della Mercedes numero 77 ha l’inconfondibile “V” che si proietta dietro il pilone che nasconde il meccanismo del DRS, mentre sulla 44 il profilo è più lineare. Tale scelta ha in parte compromesso il risultato di Hamilton in qualifica, perché il drag maggiore penalizza la prestazione pura. Ma l’inglese ha ragionato in ottica gara, perché è lì che si raccolgono i punti che valgono il mondiale.

I fatti della domenica gli hanno dato ragione. Avere un downforce maggiore ha permesso a Lewis di avere più grip nella parte guidata, ma soprattutto, gli ha dato la possibilità di contrastare il vento laterale, che si era rinforzato in gara. Con un retrotreno più stabile, il sette volte iridato ha potuto fare il suo ritmo, rivelatosi il migliore grazie anche alle alte temperature dell’asfalto (che favoriscono le gomme dure, che piacciono tanto alle Mercedes). Valtteri, invece, ha patito maggiormente il vento per un posteriore più “ballerino”. Se poi ci aggiungiamo un problema ad un sensore di uno scarico, che gli ha tolto potenza, ed un’arrendevolezza eccessiva nella bagarre con Hamilton e con Verstappen, allora possiamo concludere che la giornata di Valtteri a Portimao è stata più…nera della sua monoposto!


Gp Portogallo: la resa incondizionata di Valtteri Bottas


Immagine in evidenza di Mercedes AMG Formula One Team, per gentile concessione