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Alex-Schwazer: il Tribunale di Bolzano assolve l’atleta

Oggi 18 Febbraio 2021 è arrivata una notizia sorprendente. Il Tribunale di Bergamo ha assolto Alex-Schwazer dall’accusa di doping. Tutto è cominciato nel 2016 e ci sono voluti anni per dimostrare la propria innocenza da parte del Marciatore Azzurro che in quegli anni stava soffrendo sentimentalmente per la sua ex la pattinatrice Carolina Kostner. La Kostner lo aveva difeso nei primi tempi, poi il rapporto si è raffreddato.


Alex Schwazer, 35 anni e una speranza


Alex-Schwazer: la sentenza lo assolve?

Prende concretamente forma la pista del complotto e della manipolazione delle provette, e così l’atleta azzurro Oro a Pechino 2008 ricorrerà alla Corte Federale Svizzera per annullare la squalifica del Tas di Losanna. Per lui si profila un nuovo futuro dove forse ci sarà ancora lo sport nella sua vita. Il Tribunale di Bergamo ha “riscritto” i fatti cambiando completamente lo scenario e mettendo in luce punti oscuri che dovranno essere chiariti. Sono state pronunciate queste parole durante la lettura della sentenza: ” è stato archiviato il procedimento penale a carico del marciatore azzurro per non aver commesso il fatto”. Naturalmente tutto questo è inaspettato visto che le prove sembravano essere schiaccianti, ma c’è stato sicuramente qualcuno che ha agito nell’ombra e che ha giovato di questi fatti.

Cosa ha detto il Giudice di Bolzano?

Il giudice di Bolzano Walter Pelino, non ha risparmiato le accuse a Wada e Iaff rispettivamente l’Agenzia Mondiale Antidoping e la Federazione internazionale di atletica. “Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”. Tradotto: Schwazer è stato vittima di un complotto. C’è stata una manipolazione delle provette come lo stesso Schwazer ha sempre sostenuto dall’inizio di questa vicenda. Ricordiamo che nel 2016 alla vigilia delle Olimpiadi di Rio Alex viene squalificato per doping risultando positivo al testosterone. E gli vengono dati otto anni di squalifica. È un colpo durissimo per un atleta che a Pechino arrivò al traguardo della marcia in lacrime conquistando tutti gli italiani.

Alex-Schwazer: la lotta processuale

Nel 2012 Schwazer era già stato trovato positivo all’Epo: condanna di due anni, l’azzurro patteggia e riduzione a nove mesi di squalifica. Torna a correre, ma la vita non gli sorride. Chiuso da tempo il fidanzamento con Carolina Kostner, regina del pattinaggio italiano Alex per sua stessa ammissione è vittima della depressione.

Una prima svolta arriva quando nel 2015 Schwazer si affida a Sandro Donati, allenatore universalmente riconosciuto come paladino della lotta al doping. A quel punto comincia anche una lunga battaglia nei tribunali. Alex è intenzionato a correre ai Giochi di Rio 2016 ma un controllo antidoping a sorpresa stravolge la sua vita. Positivo di nuovo, squalifica di otto anni. Ma è una vicenda nebulosa, Schwazer e Donati si professano innocenti la giustizia segue il suo corso. Con molti punti oscuri. Basti dire che le provette del controllo incriminato sono rimaste dal 2 gennaio 2016 fino al febbraio 2018 quasi due anni nel laboratorio antidoping di Colonia, senza che le autorità italiane potessero prelevarle.

Alex Schwazer potrà tornare a correre?

Grazie all’assoluzione Schwazer potrà rivolgersi alla Corte Federale Svizzera per annullare la squalifica fino al 2024 inflitta dal Tas di Losanna. Le possibilità di farcela sono concrete. Schwazer non potrà comunque partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 slittate per pandemia all’estate 2021. A 36 anni Schwazer, che si è sposato ed è padre di una bambina, non ha mai smesso di allenarsi, su per i monti di Racines, in Trentino, dove abita. Dice di essere in forma come quando vinse a Pechino. Assicura di avere ancora un sogno, cioè tornare a correre. Speriamo che questo sogno diventi realtà.

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