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Allenatori disoccupati: i migliori tecnici rimasti senza panchina

In questi mesi in Italia abbiamo assistito al ritorno tra i protagonisti della Serie A di Antonio Conte e Maurizio Sarri che, approdati rispettivamente sulle panchine di Inter e Juventus, rappresentano indubbiamente due eccellenze che contribuiranno a rendere ancor più appetibile il massimo campionato italiano. Al contempo, finora, a poche settimane dall’inizio della stagione calcistica 2019/2020 in tutta Europa, vi è uno stuolo di allenatori disoccupati di successo che, tra dimissioni, esoneri e offerte poco allettanti, a sorpresa non hanno trovato dei nuovi ingaggi.

Guardando al lungo elenco di allenatori disoccupati, non si può non notare fin da subito il nome di José Mourinho. Il tecnico del Triplete interista del 2010, dopo (quasi) due stagioni non troppo esaltanti alla guida del Manchester United, nel dicembre dello scorso anno è stato sollevato dall’incarico. Da quel momento lo Special One si è concesso qualche apparizione televisiva come opinionista di lusso, e ha rilasciato diverse interviste nelle quali ha ribadito più volte di essere alla ricerca di una nuova avventura professionale stimolante. Per il momento, dopo una trattativa andata a vuoto con il Newcastle, e dopo aver rivelato che non gli dispiacerebbe esordire nella Bundesliga, l’allenatore portoghese non ha trovato ancora una nuova squadra. Ad ogni modo, non si esclude che possa tentare un’esperienza inedita come Commissario Tecnico di una nazionale.

Mourinho è stato esonerato dal Manchester United nel dicembre 2018.

Tra Milan e Juventus ha vinto 6 scudetti, 3 Supercoppe Italiane e 4 Coppe Italia, eppure al momento Massimiliano Allegri risulta nel novero degli allenatori disoccupati. Dopo il divorzio dal club bianconero, il livornese ha annunciato che si sarebbe preso un anno sabbatico. Dunque, anche se al momento è fermo per sua scelta, è lecito pensare che, qualora durante l’anno dovesse liberarsi improvvisamente una panchina importante, potrebbe anche accettare di rimettersi in corsa, magari all’estero.

Nonostante non abbia esaltato più di tanto i tifosi nerazzurri, Luciano Spalletti nelle due stagioni alla guida dell’Inter è riuscito a portare in entrambe le occasioni la formazione milanese in Champions League. La società però, nel tentativo di fare un ulteriore salto di qualità, ha deciso di dare il benservito all’ex romanista, puntando tutto su Antonio Conte. Accostato alla Fiorentina prima della conferma di Vincenzo Montella, per il momento l’allenatore di Certaldo è fermo e in attesa di qualche proposta davvero allettante.

Luciano Spalletti è stato sostituito da Conte all’Inter.

Ha trascorso ben 22 anni sulla panchina dell’Arsenal, diventando una vera e propria leggenda della Premier League ed entrando a tutti gli effetti nella storia del club britannico. Eppure lo scorso anno Arsene Wenger ha annunciato il suo addio ai Gunners, e quando sembrava che su di lui potessero piombare diversi club europei importanti (si era parlato anche di Inter e PSG), tutto ad un tratto è rimasto fermo, e ancora oggi risulta tra gli allenatori disoccupati di lusso. Il tecnico francese ad ottobre compirà 70 anni e finora non ha mai dichiarato ufficialmente quali sono i suoi progetti futuri: potrebbe anche decidere di lasciare il lavoro da allenatore per svolgere quello da dirigente, mentre a marzo la stampa francese ha riportato che per lui potrebbe arrivare un ruolo importante nella FIFA.

Laurent Blanc ha chiuso i rapporti con il Paris Saint-Germain nel 2016, dopo aver vinto praticamente tutto a livello nazionale con la squadra transalpina. Ormai sono trascorsi tre anni da quel momento, e attualmente fa ancora parte dell’elenco degli allenatori disoccupati. Probabilmente, forte dei suoi successi con il PSG (ma anche con il Bordeaux in precedenza), il campione del mondo transalpino ha preteso un po’ troppo a livello di club preferiti e ingaggio, ritrovandosi così appiedato. Pare che abbia una gran voglia di tornare in panchina, e per questo motivo potrebbe essere disposto a rivedere le sue richieste. Nel mese di giugno era circolata un’ipotesi-Newcastle, poi svanita in un battibaleno.

Allenatori disoccupati: gli outsider di lusso

Nel novero degli allenatori disoccupati in vista della stagione 2019/2020 ne figurano anche alcuni che, seppur meno titolati rispetto a quelli menzionati finora, tuttavia hanno dei profili importanti anche per dei risultati ottenuti un po’ a sorpresa o per aver mostrato delle ottime potenzialità.

Santiago Solari ha avuto l’onore e l’onere di esordire come allenatore addirittura alla guida del Real Madrid. Già tecnico delle giovanili e del Real M. Castilla con buoni risultati, nell’ottobre dello scorso anno è stato chiamato in prima squadra dopo l’esonero di Julen Lopetegui. Il suo debutto come condottiero delle merengues è stato positivo, infatti è riuscito anche a vincere il Mondiale per il Club. Nonostante ciò, nel 2019 la situazione gli è un po’ sfuggita di mano e, in seguito ad una serie di cocenti delusioni, nel mese di marzo è stato esonerato per lasciare il posto a Zidane. Ora è in attesa di una nuova occasione per mettersi in mostra.

Santiago Solari ha debuttato come allenatore al Real Madrid.

Nonostante sia nato a Rossano Calabro e abbia un nome tutto italiano, Domenico Tedesco è a tutti gli effetti un cittadino… tedesco. Ha appena 34 anni, ma è già stato capace di farsi apprezzare allo Schalke 04 soprattutto nella sua prima annata, ovvero nel 2017, quando a sorpresa è stato ingaggiato come tecnico della prima squadra. È riuscito infatti a guidare la formazione tedesca al secondo posto in Bundesliga dietro all’imbattibile Bayern Monaco, inanellando nella stagione seguente anche dei bei risultati in Champions League, eccezion fatta per lo 0-7 subito dal Manchester City nel ritorno degli ottavi di finale. Proprio nel 2019 non è stato capace di confermarsi ai livelli precedenti, e così a marzo è stato sollevato dall’incarico, lasciando uno Schalke 04 addirittura al 14° posto in campionato. Tifoso dichiarato della Fiorentina, chissà che la società viola del nuovo presidente Commisso non ci faccia un pensierino per il futuro.

Fra gli allenatori disoccupati più promettenti troviamo anche Gennaro Gattuso. È stato sulla panchina del Milan dal 2017 al 2019 e, nonostante, non avesse a disposizione un organico di primissimo livello, si è battuto strenuamente per ottenere la qualificazione in Champions League, sfiorandola soprattutto quest’anno. Ora, terminata la sua esperienza alla guida del Diavolo Rossonero, l’ex centrocampista è alla ricerca di nuova sfida: considerando la sua personalità da vero combattente, probabilmente se dovesse trovare un club disposto a seguirlo e a valorizzarne le doti da tecnico, non disdegnerebbe di accettare anche una squadra di livello inferiore – soprattutto per blasone – al Milan. Al momento viene dato come uno dei favoriti per subentrare a qualche collega a stagione in corso.

Milan: gli addii di Gattuso e Leonardo

Artefice del «miracolo» Colonia soprattutto nel 2016-2017 quando dopo una splendida cavalcata è riuscito a portare la sua squadra fino alla quinta posizione, Peter Stoger è stato poi ingaggiato a campionato in corso nel 2017-2018 da un Borussia Dortmund in piena crisi. Nonostante ciò, e incurante di un organico poco competitivo, l’allenatore austriaco è stato comunque capace di strappare un 4° posto e di consentire ai gialloneri di approdare in Champions League. Tutto ciò però non gli è valsa la conferma, e ormai da un anno risulta fermo non per sua scelta.

Peter Stoger: nessuna opportunità dopo il Borussia Dortmund.

Ha trascorso gran parte della sua carriera da tecnico al Lione tra giovanili e prima squadra. Bruno Genesio, quando nel dicembre 2015 è approdato ufficialmente sulla panchina della squadra francese, ha avuto la capacità in quattro anni di confermarsi sempre nei primi posti della Ligue 1, ottenendo una 2ª posizione, un 4° posto e arrivando in due occasioni terzo. Nonostante la società abbia apprezzato il suo lavoro, proprio al termine di questa stagione ha deciso di interrompere il rapporto con lui, soprattutto perché il 53enne francese era apertamente contestato dai tifosi. Ora dunque figura tra gli allenatori disoccupati, anche perché le trattative con alcuni club del Marocco e con gli arabi dell’Al-Hilal non sono andate a buon fine.