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Alonso ha testato la curva 10 a Barcellona

Il Gran Premio di Spagna si è concluso ormai da qualche giorno. Le varie scuderie con i rispettivi piloti, si sono sfidate sul circuito di Montmeló a Barcellona. Primo su tutti Lewis Hamilton che conquista un’altra tappa di questa stagione di Formula Uno. Per l’Alpine è andata un po’ meno bene: Ocon si è classificato nono mentre Alonso diciassettesimo. In compenso però Alonso ha testato la curva 10.


Alonso media: i giornalisti trovano solo gli errori nei piloti


Alonso ha testato la curva 10: com’è andata?

Una delle novità del Gran Premio di Spagna, riguardava un aggiustamento al circuito catalano. La fatidica curva 10 che metteva in difficoltà i piloti a causa della sua “durezza”, è ora stata arrotondata. Le modifiche apportate a gennaio, garantiscono maggiormente la sicurezza dei corridori che in quel tratto non si troveranno più a frenare bruscamente. Fernando Alonso dell’Alpine ha testato la curva 10 ma non è molto convinto dei cambiamenti messi in atto: “Confermo i miei pensieri sulla curva 10. Non è cambiato molto in termini di opportunità di sorpasso. Da questo punto di vista è molto simile alla vecchia curva 10. Penso che sia più divertente guidare perché è più veloce e puoi prendere più velocità in curva. Questa è una cosa positiva, ma se si pensa ai sorpassi, non è cambiato granché”. Michael Masi, direttore di gara della Formula Uno non la pensa esattamente come Alonso.

Michael Masi: “Modifica che cercavamo da tempo”

Se la curva 10 di Barcellona non convince pienamente Alonso, è invece un progetto che va portato avanti per Michael Masi, direttore di gare della F1. Masi ha dichiarato: “È qualcosa che stavamo cercando da un po ‘di tempo. Ovviamente non è un cambiamento che può essere fatto dall’oggi al domani, e stiamo esaminando tutti gli effetti e le conseguenze non intenzionali che potrebbero sorgere. Come con tutte le nostre piste, che hanno curve e forme diverse, lavoriamo con i team, i piloti e la Formula 1 per assicurarci di correre in un luogo più sicuro. Il percorso deve anche incoraggiare le buone corse”.