Fernando Alonso ha ammesso di non essere del tutto sicuro di aver preso la decisione giusta per tornare in Formula 1 all’inizio del 2021.
La stori del ritorno in F1
Lo spagnolo si è preso due anni di pausa dalla F1, durante i quali ha partecipato al Campionato del Mondo Endurance, al Rally Dakar e a una serie di altri eventi di grande richiamo. Tuttavia, ha sempre pensato di tornare nella classe regina dello sport e ha ritenuto che l’introduzione dei nuovi regolamenti per il 2021 rappresentasse l’occasione perfetta. Il regolamento è stato ritardato di un anno, ma Alonso è tornato comunque, unendosi all’Alpine, la squadra con cui aveva vinto i campionati mondiali del 2005 e del 2006 (allora nota come Renault). “Ovviamente, tornare a questo sport non è mai una garanzia che si possa stare bene e che si possa essere competitivi e che ci si possa ancora divertire in Formula 1”, ha ammesso. “Quindi avevo qualche preoccupazione, ovviamente, due anni fa, quando ho fatto la dimostrazione [ad Abu Dhabi] prima del Young Driver Test del 2020”. La Renault, come era conosciuta nel 2020, si è classificata quinta nel campionato costruttori con tre podi – due per Daniel Ricciardo e un secondo posto per Esteban Ocon al Gran Premio di Sakhir. È stata una stagione incoraggiante e, sebbene la squadra abbia ottenuto una vittoria a sorpresa (grazie a Ocon) nel Gran Premio d’Ungheria dello scorso anno, nel complesso è stata una campagna meno riuscita. “Credo che l’anno scorso non fossi soddisfatto al 100% delle prestazioni e dell’andamento della stagione”, ha detto Alonso. Quest’anno sono molto più soddisfatto della vettura e delle prestazioni, e credo di essere più pronto per la prossima sfida”.
Il futuro
“Non si può sottovalutare il ritorno a questo sport”, ha aggiunto. “Ma ci vogliono alcune gare o addirittura una stagione intera per sentirsi di nuovo al 100%, e questo è quello che è successo a me. “Ma ora sono felice di sentirmi a un livello molto buono”. La decisione di Alonso di lasciare la Alpine per la Aston Martin per il 2023 è curiosa. È stata una decisione che, in apparenza, sembra essere stata presa in fretta, cogliendo l’opportunità offerta dal ritiro di Sebastian Vettel. Questa mossa ha dato il via a un’avvincente stagione di sciocchezze che ha portato Pierre Gasly a prendere il posto di Alonso e Oscar Piastri, inizialmente annunciato come sostituto dello spagnolo, a passare alla McLaren. Ciò che rende particolarmente curiosa la decisione di unirsi all’Aston Martin, tuttavia, è il fatto di passare da una squadra che nel 2022 era comodamente quarta a una che si è classificata solo settima. La squadra di Silverstone sta compiendo notevoli sforzi e spese al di fuori della pista, ma ci vorrà del tempo prima che si consolidi e dia frutti tangibili. A 41 anni, Alonso non è in grado di aspettare, il che suggerisce due motivi per il cambiamento: quello finanziario o quello di essere la migliore opzione disponibile che non fosse Alpine.