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Alvaro Bautista sfiducia la Honda “con lei niente podio”

Alvaro Bautista ha perso la fiducia nei confronti della Honda? Sembrerebbe di si, almeno leggendo le sue parole riportate dal sito austriaco Speedweek. Il pilota di Talavera ha ammesso che con la Fireblade è impossibile pensare al podio, a dispetto dei grandi sforzi che HRC sta facendo per migliorarla. Se non è una bocciatura, poco ci manca, specie se si considera che arriva dal suo pilota di punta. Una stroncatura che potrebbe riflettere qualcosa anche a livello di mercato.

Alvaro Bautista non crede più nella Honda?

Dopo il ritorno in veste ufficiale nel 2020, la Honda non ha ancora vinto una gara. Solo alcuni piazzamenti sul podio, tipo a Teruel lo scorso anno, ma non più di questo. E la stagione attuale non sembra promettere tanto meglio, anzi. “In questo momento per tornare sul podio dovrebbero incastrarsi parecchi fattori e non credo che succederà”, ha detto Alvaro a Speedweek. “Quest’anno il campionato è molto competitivo, ci sono più moto e piloti veloci rispetto al 2020, per cui se uno sbaglia, un altro prende il posto. E per noi puntare al podio diventa assai improbabile“. Bautista ammette che la Honda non è abbastanza competitiva per puntare al podio, e se la prende anche con il regolamento. “Il regolamento Superbike non ci permette di fare i progressi sostanziali di cui avremmo bisogno. Quando facciamo qualcosa per provare ad andare avanti, spesso facciamo due passi indietro“.

Ritorno di fiamma?

Le dichiarazioni di Bautista lasciano qualche perplessità. Non vogliamo dire che si sta lamentando a vuoto, ma fa specie che il pilota di punta di un costruttore getti la spugna così facilmente. I casi sono due: o Alvaro è entrato in una spirale negativa sua personale, o sta perdendo fiducia nella sua squadra. E a questo punto, nulla vieta di pensare che il ragazzo di Talavera possa guardarsi attorno. Magari a quella Ducati che ha lasciato a fine 2019, e con la quale ha vinto 16 gare quasi in un colpo solo. A Borgo Panigale stanno vivendo un momento simile, con un Scott Redding sempre più scontento ed un Michael Ruben Rinaldi che non è costante. Gira qualche voce di un possibile interessamento di Gigi Dall’Igna a riportare il figliol prodigo nella sua vecchia casa, anche se lo stesso pilota le ha in parte smentite in un’intervista a GPOne. Ma quella intervista risale ad una settimana prima di questa storia, ed in sette giorni possono cambiare molte cose…


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Immagine in evidenza di Honda Racing Corporation, per gentile concessione