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Alvaro Bautista si riavvicina alla Ducati?

Alvaro Bautista ritorna in Ducati? La possibilità è lanciata, seppur indirettamente, dallo stesso pilota spagnolo. A Most, al termine del weekend di gare della Superbike, il numero 19 ha detto di avere sul tavolo un’offerta di un altro costruttore. “Bau Bau” non ha fatto riferimenti specifici, ma è evidente che si tratta della casa bolognese, insoddisfatta dei piloti attuali. Alvaro, a sua volta, è scontento della Honda, non mancando di criticarla pesantemente per i magri risultati ottenuti.

Alvaro Bautista torna in Ducati? Al posto di chi?

Premettiamo che siamo nel campo della mera ipotesi, alcune basi concrete ci sono. Non è un mistero che in Ducati non siano contenti di come stanno andando le cose, e nello staff di Gigi dall’Igna c’è la convinzione che l’anello debole della catena siano i piloti. Con la Panigale V4R Bautista ha infilato 16 vittorie (all’esordio!), mentre Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi sono fermi a 5 successi (a cui si aggiungono i due di Chaz Davies, ora in GoEleven). Dall’altro lato, la Honda sta investendo un mucchio di quattrini per guadagnare un podio soltanto. Ergo: Alvaro sente la mancanza della Panigale, ed è disposto a tornare indietro anche gratis o quasi. Redding, che non fa altro che lamentarsi delle gomme (e del suo peso), verrebbe accompagnato alla porta, lasciando spazio allo spagnolo. Ma non è così facile come sembra. Infatti, a contendersi un posto in Ducati c’è anche un altro pilota, Danilo Petrucci. Il ternano è stato licenziato da KTM a GP di Stiria in corso, e non disdegnerebbe un passaggio nelle derivate di serie. La casa di Borgo Panigale è diventata una poltrona per tre, anzi per quattro: neanche Michael Ruben Rinaldi può dirsi sicuro del proprio posto.


Alvaro Bautista sfiducia la Honda “con lei niente podio”


Cambiare tutto purché nulla cambi?

Parlando del futuro, Bautista non ha solo detto di avere un’offerta di un altro team. Lo spagnolo ex MotoGP si è lasciato andare ad una dichiarazione che sembra andare nella direzione opposta. “Sono convinto di essere un pilota che può vincere le gare, per questo voglio una moto e una squadra che me lo possano permettere. Ma in Honda abbiamo tante idee per cambiare la situazione“. Una frase sibillina, ma neanche troppo: la Honda non è una moto da podio, ma potrebbe anche diventarlo nel giro di una notte. Una frase del genere farebbe suggerire che l’idea di restare in HRC non è poi così strampalata, o meglio, che il pilota non la stia scartando a priori. Qui appare una contraddizione di fondo: ma Bautista vuole restare o andare via? Tutt’e due le cose, oppure nessuna. È il classico giochetto di chi vuole tenere sulle spine la propria squadra, per avere più soldi o per spingerla a dagli un mezzo migliore. A che gioco stai giocando, Alvaro?

Immagine in evidenza di Honda Racing Corporation, per gentile concessione