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Ambetter 301: Christopher Bell fa la magia in New Hampshire

Chistopher Bell fa il gioco di prestigio al “Magic Mile” del New Hampshire, facendo sua la Ambetter 301. E complica non di poco il quadro dei playoff, essendo il giovane Bell il 14esimo vincitore di questa pazza stagione. Un successo meritato, quello del portacolori del Joe Gibbs Racing, su una pista dove ha sempre brillato. Amaro in bocca per Martin Truex Jr, dominatore dell’intero pomeriggio ma che alla fine deve accontentarsi della quarta posizione, dietro a Chase Elliott e la sorpresa di giornata Bubba Wallace. Kevin Harvick, Denny Hamlin, Brad Keselowski, Ross Chastain, Daniel Suarez e Kurt Busch chiudono la top ten. I cambi di leader sono 8, le caution 9. Lo spettacolo tuttavia non manca, tra restart selvaggi e sorpassi continui.


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Ambetter 301: qual è la storia della gara del New Hampshire?

Uno scroscio di pioggia fa slittare la bandiera verde di circa mezz’ora. Ma è l’unico intoppo legato al meteo: la distanza di gara verrà regolarmente completata. Dicevamo, Truex Jr è il dominatore della gara: lo dimostrano i due trionfi nelle due frazioni iniziali. La Stage 1 è relativamente tranquilla, a parte un incidente multiplo al sesto giro. Ty Dillon sbaglia nel sorpasso su Justin Haley, innescando una reazione a catena che coinvolge anche Alex Bowman. Più movimentata è la Stage 2, spezzata da diverse interruzioni. La caution del giro 90, innescata da un errore di Corey LaJoie che colpisce Michael McDowell ed Harrison Burton, consente ai primi di sostare e di rientrare nella fuel window, che su questa pista è di 90 tornate circa. Truex vince anche questa Stage, anche se Harvick ci prova a soffiargli il successo parziale, azzerando il distacco nei giri finali.

I giochi d’azzardo non pagano

Nella Stage 3, come nelle precedenti, una caution è decisiva. Al giro 206, Todd Gilliland si gira in curva 2. Tutti rientrano tranne Kurt Busch e Joey Logano, che tentano l’azzardo con i consumi (il cosiddetto “fuel gamble”). Truex cambia solo due gomme, ma le condizioni sono cambiate: l’usura delle gomme vecchie si fa sentire già dal restart, dove il numero 19 rimane imbottigliato nel traffico. Mentre Truex lotta con un bilanciamento non ottimale, Busch e Logano spingono per rimanere davanti, sperando in un’altra caution che salvi la loro giornata. Ma la bandiera agognata non arriverà mai, e sulla distanza si devono arrendere alla superiorità di Chase Elliott e di Christopher Bell. I due ingaggiano un duello forsennato, che vale la vittoria. La spunta il numero 20, che ne ha decisamente di più del numero 9. Busch rientra ai box ad una trentina di giri dalla fine, perdendo un giro. Sfruttando le gomme nuove, riesce a sdoppiarsi ed a rimontare fino ad un’onesta decima posizione. Logano, invece, la tira per le lunghe, salvo dover rabboccare a quattro tornate dal termine, finendo doppiato ed in 24esima posizione. Tra i vari episodi, segnaliamo i due testacoda di Kyle Busch, veloce ma non a suo agio sulla sua Toyota numero 18. Il due volte campione finirà dodicesimo. Proprio durante la caution per il secondo testacoda di Kyle, avviene la rissa da strada tra Austin Dillon e Brad Keselowski. I due si sportellano vistosamente, probabilmente per un alterco precedente. A fine gara, i due si accusano a vicenda ma non è del tutto chiaro da dove sia partita la rivalità.


Classifica di gara