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Andrea Barzagli: un difensore perfetto

Oggi 8 Maggio compie 39 anni Andrea Barzagli, l’ex calciatore Italiano della Juventus, soprannominato il muro.

Il suo ruolo era il difensore, ora è il collaboratore tecnico della stessa Juventus.

Ha militato anche nella Nazionale Italiana di Calcio, dove si è laureato Campione del Mondo nel 2006.

Barzagli ha disputato in tutta la sua carriera, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, 789 partite.

Trofei vinti da Andrea Barzagli

Nella sua carriera ha vinto un campionato di Bundesliga con il Wolfsburg (2008-09).

E otto campionati consecutivi di Serie A con la Juventus (dal 2011-12 al 2018-19).

Club questo ultimo con cui ha conquistato anche quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-18) e quattro Supercoppe di Lega (2012, 2013, 2015 e 2018).

Nelle categorie minori vanta la vittoria di un campionato di Serie C1 (2001-02) e di una Supercoppa di Serie C (2002) con l’Ascoli, e un Campionato Nazionale Dilettanti (1998-99) con la Rondinella.

Con la nazionale italiana è stato campione del mondo a Germania 2006, finalista all’Europeo di Polonia-Ucraina 2012 e terzo classificato alla Confederations Cup di Brasile 2013.

Ha inoltre preso parte ai Mondiali di Brasile 2014 e agli Europei di Austria-Svizzera 2008 e Francia 2016.

In ambito giovanile, con l’Italia olimpica è stato medaglia di bronzo ai Giochi di Atene 2004, mentre con l’Italia Under-21 si è laureato campione d’Europa a Germania 2004.

Considerato tra i migliori difensori al mondo della sua generazione, a livello individuale è stato inserito per quattro volte (2012, 2013, 2014 e 2016) nella squadra dell’anno AIC.

Caratteristiche Tecniche di Andrea Barzagli

È un difensore centrale completo, forte fisicamente, veloce e abile nel costruire il gioco.

Dotato di senso della posizione, duttilità e intelligenza tattica, sa disimpegnarsi sia in una linea difensiva a quattro sia a tre elementi.

All’occorrenza può inoltre essere impiegato come terzino destro.

Assieme a Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, nel corso degli anni 2010 compagni di squadra sia nella Juventus sia in nazionale, Barzagli ha formato un affiatato terzetto difensivo denominato «BBC» dalla stampa specializzata.

La solidità del trio ha portato al paragone con la linea difensiva composta dai terzini Virginio Rosetta e Umberto Caligaris nonché dal centromediano Luis Monti, alla base dei successi di Juventus e nazionale negli anni 1930.

La Carriera di Andrea Barzagli

Inizia a giocare a calcio nelle file della Cattolica Virtus, piccola società fiorentina.

E poi nella Rondinella con la quale esordisce nel 1998, a 17 anni, nel Campionato Nazionale Dilettanti.

Ottenendo a fine stagione la promozione in Serie C2, cosa che gli permette di esordire tra i professionisti l’anno successivo.

Nel 2000 passa alla Pistoiese, in Serie B, dove arriva da centrocampista.

L’allenatore degli arancioni è Bepi Pillon che lo trasforma in difensore centrale, un ruolo che ricopre con eleganza e forza fisica.

Ma con la maglia arancione disputa solo cinque partite in cadetteria prima di tornare a metà stagione alla Rondinella, in C2.

L’anno seguente entra nella rosa dell’Ascoli, dove rimane per due stagioni.

Nella prima ottiene la promozione dalla Serie C1 alla Serie B.

Ma nell’estate 2002 viene acquistato dal Piacenza, che contestualmente lo lascia in prestito nelle Marche per un’altra stagione.

Chiude l’esperienza nell’Ascoli con 46 presenze e 3 reti.

Andrea Barzagli passa dal Chievo, al Palermo, al Wolfsburg

Passa quindi al Chievo, che lo acquista in comproprietà con il club piacentino.

Con la formazione clivense debutta in Serie A a 22 anni, il 31 agosto 2003 in Brescia-Chievo (1-1).

In questo campionato colleziona 29 presenze, segnando 3 reti e un’autorete.

Nel 2004 il Palermo lo acquista per 2,5 milioni di euro.

Il difensore diventa subito titolare e perno della squadra rosanero, che a fine stagione conquista la prima qualificazione in Coppa UEFA della sua storia grazie al sesto posto in campionato.

Nei successivi quattro anni tra i siciliani, Barzagli colleziona 142 presenze e 3 reti in Serie A, mentre in Europa totalizza 15 presenze e 1 gol.

Alla chiusura della stagione 2006-07, risulta insieme a Franco Brienza il calciatore rosanero più presente nelle competizioni internazionali per club.

Con 15 apparizioni (i due saranno poi raggiunti da Mattia Cassani nell’annata 2010-11). Nella stagione 2007-08 diventa inoltre il capitano della squadra palermitana.

Nell’estate 2008 viene ceduto, per 11,9 milioni di euro, al club tedesco del Wolfsburg insieme al suo compagno di reparto a Palermo Cristian Zaccardo.

A fine stagione vince la Bundesliga giocando tutti i 34 incontri del torneo senza essere mai sostituito.

Il 15 settembre 2009 esordisce in Champions League in Wolfsburg-CSKA Mosca (3-1).

Chiude la seconda stagione a Wolfsburg con 2 presenze in Champions e 3 in Europa League, e 24 presenze di campionato con 1 rete all’attivo.

Rimane in Germania fino al gennaio 2011, collezionando 17 presenze in campionato in quest’ultimo scorcio.

Andrea Barzagli approda alla Juventus

Il 27 gennaio 2011 la Juventus acquista il giocatore per una cifra pari a 300.000 euro (più eventuali bonus legati ai risultati sportivi).

Esordisce con la maglia bianconera il successivo 2 febbraio, nella gara persa in trasferta contro la sua ex squadra del Palermo (1-2) e valida per la 23ª giornata di campionato.

La stagione successiva si conferma come titolare inamovibile della difesa bianconera, la meno battuta del campionato con 20 reti subite in 38 incontri, vincendo lo scudetto con una giornata d’anticipo.

Per lui si tratta del secondo titolo nazionale in carriera, dopo quello 2008-09 in Germania.

Nell’ultima partita di campionato, giocata il 13 maggio 2012 allo Juventus Stadium e vinta contro l’Atalanta, segna la sua prima rete in maglia bianconera inusualmente su calcio di rigore.

Pochi minuti dopo esser subentrato all’infortunato Giorgio Chiellini, fissando il risultato sul 3-1: era l’unico fra i titolari bianconeri ancora senza reti all’attivo in stagione.

La squadra torinese giunge inoltre in finale di Coppa Italia, perdendo a Roma contro il Napoli.

La prima Supercoppa vinta da Andrea Barzagli

Al primo impegno della stagione 2012-13, l’11 agosto a Pechino, vince la sua prima Supercoppa di Lega dopo che la Juventus batte per 4-2 ai tempi supplementari il Napoli.

Il 28 aprile 2013, nel derby della Mole vinto per 2-0 sul Torino, ottiene la 100ª presenza con la maglia bianconera.

Il 5 maggio seguente arriva con tre giornate d’anticipo la conquista del secondo scudetto di fila, grazie al successo casalingo per 1-0 sul Palermo.

Chiude la stagione come il bianconero con più presenze in assoluto, 48, alla pari con il compagno di reparto Leonardo Bonucci.

La stagione seguente si apre il 18 agosto 2013 con la vittoria della sua seconda Supercoppa di Lega, dopo che la Juventus batte per 4-0 la Lazio allo Stadio Olimpico di Roma.

Il 4 maggio 2014 arriva la conquista del suo terzo scudetto consecutivo.

Le Stagioni 2014-2019 di Andrea Barzagli

Agli ordini di Massimiliano Allegri, successore di Antonio Conte sulla panchina bianconera, il 2 maggio 2015 Barzagli vince il suo quarto scudetto consecutivo, grazie al successo esterno per 1-0 sulla Sampdoria.

Il 20 dello stesso mese vince la sua prima Coppa Italia, giocando la vittoriosa finale di Roma sulla Lazio vinta ai supplementari.

Il successivo 6 giugno parte titolare nella finale di Champions League contro il Barcellona, che a Berlino vedrà prevalere i catalani per 3-1.

La terza Supercoppa vinta da Andrea Barzagli

L’8 agosto vince la sua terza Supercoppa di Lega contro la Lazio.

Nel 2016 continua a essere protagonista nella Juventus, infatti a fine stagione risulta uno dei giocatori più impiegati, vincendo il suo quinto scudetto consecutivo con la Vecchia Signora e aggiudicandosi la sua seconda Coppa Italia di fila, superando in finale il Milan.

Il 6 marzo dello stesso anno, a Bergamo, era tornato al gol dopo quattro anni, in quella che rimarrà l’ultima rete della sua carriera, sbloccando il risultato nella vittoria 2-0 sul campo dell’Atalanta.

La terza Coppa Italia vinta da Andrea Barzagli

Il 17 maggio 2017 mette in bacheca la Coppa Italia, la terza consecutiva per la formazione torinese, in seguito alla vittoria nella finale di Roma sulla Lazio.

Quattro giorni dopo, con il successo 3-0 allo Stadium sul Crotone, arriva anche il sesto titolo italiano di fila e annesso terzo double nazionale consecutivo, che consente alla Juventus di battere dopo 82 anni il record della Juve del Quinquennio.

Il 3 giugno a Cardiff gioca la sua seconda finale di Champions League con la maglia della Juventus, persa 1-4 contro il Real Madrid.

La Stagione 2017-2018 di Andrea Barzagli

I successi si ripetono nell’annata 2017-18, in cui la Juventus fa suo il settimo scudetto consecutivo e annesso quarto double domestico di fila, quest’ultimo un primato nel calcio italiano.

Sul piano personale il 20 settembre 2017, in occasione della vittoria interna di campionato contro la Fiorentina (1-0), il difensore, ormai riconosciuto come «leader silenzioso» dello spogliatoio bianconero, indossa per la prima volta la fascia di capitano dei torinesi.

Riuscendo ad essere tra i protagonisti della squadra, nonostante le 37 primavere e qualche acciacco di troppo che inizia a farsi sentire.

La stagione seguente, tuttavia, vede Barzagli costantemente frenato da numerosi e sempre più frequenti infortuni che ne minano la continuità di rendimento.

E, sommati all’inevitabile trascorrere degli anni, lo fanno scivolare definitivamente indietro nelle gerarchie difensive juventine.

2019: Andrea Barzagli dice Addio al Calcio

Una situazione che lo porta, il 13 aprile 2019, ad annunciare il ritiro dall’attività agonistica al termine della stagione.

Scende in campo per l’ultima volta il 19 maggio 2019, a 38 anni, nella gara interna contro l’Atalanta (1-1) valevole per la penultima giornata di campionato.

Nella quale la Juventus solleva per l’ottava volta consecutiva la Coppa Campioni d’Italia, record assoluto nella storia della Serie A e dei maggiori campionati nazionali d’Europa.

Insieme al compagno di squadra Chiellini, inoltre, è tra i due soli ottacampioni d’Italia nel vittorioso ciclo bianconero degli anni 2010.

Andrea Barzagli nella Nazionale

La prima convocazione azzurra arriva nel 2002 quando indossa la maglia dell’Italia Under-20.

L’anno successivo Claudio Gentile lo promuove nell’Italia Under-21, con la quale nel 2004 gioca e vince da titolare gli Europei di categoria.

Nell’agosto dello stesso anno fa parte della Nazionale Olimpica, con la quale vince la medaglia di bronzo ai Giochi di Atene 2004.

Andrea Barzagli nella Nazionale maggiore

Il 17 novembre 2004, a 23 anni, esordisce in nazionale maggiore, sotto la guida di Marcello Lippi, nella partita amichevole Italia-Finlandia (1-0), dimostrandosi uno dei migliori giovani azzurri.

Barzagli ha preso parte al vittorioso campionato del mondo 2006 in Germania, dove ha esordito negli ottavi di finale vinti contro l’Australia (1-0).

Entrando in campo nella ripresa dopo l’espulsione di Marco Materazzi.

Ha giocato invece da titolare l’intero incontro successivo, il quarto di finale vinto contro l’Ucraina (3-0), in sostituzione dello squalificato Materazzi.

Dopo la vittoria dei Mondiali di Germania, nel biennio seguente Barzagli gioca da titolare molte partite delle qualificazioni europee.

L’europeo 2008 con il Mister Donadoni

E viene quindi convocato dal nuovo CT Roberto Donadoni per la fase finale dell’Europeo di Austria-Svizzera 2008.

Gioca da titolare la sfida d’esordio del girone, la sconfitta per 0-3 contro i Paesi Bassi, non venendo poi più schierato.

La manifestazione si conferma sfortunata per Barzagli quando, il 19 giugno, durante un allenamento si rompe il menisco interno del ginocchio sinistro, chiudendo lì il suo torneo.

La nazionale viene eliminata ai quarti di finale, cadendo ai tiri di rigore contro la Spagna poi vincitrice dell’edizione.

Rimane fuori dal giro azzurro per i successivi tre anni, fino a quando, sul finire del 2011, viene convocato dal nuovo CT Cesare Prandelli a seguito delle ottime prestazioni fornite nello stesso periodo con la Juventus.

L’Europeo 2012 con Prandelli

Inserito nella lista dei 23 convocati per la fase finale del campionato d’Europa 2012 in Polonia e Ucraina, rischia di saltare la competizione a causa di uno stiramento al polpaccio sinistro, salvo poi venir confermato dopo accertamenti medici.

L’Italia giunge sino alla finale, persa 0-4 contro la Spagna.

Nel 2013 viene inserito da Prandelli nella rosa dei 23 convocati per la Confederations Cup in Brasile.

In tale torneo gioca fino alla semifinale persa ai rigori contro la Spagna, mentre non scende in campo, per un infortunio al tendine, nella partita contro l’Uruguay che consente all’Italia di ottenere, ancora dal dischetto, il terzo posto nella manifestazione.

Ormai è tra i punti fermi (assieme ai colleghi di reparto Buffon, Bonucci e Chiellini, e agli altri compagni di squadra Marchisio e Pirlo) della cosiddetta Ital-Juve dei primi anni 2010.

Prende interamente parte alle tre partite disputate dagli azzurri al Mondiale di Brasile 2014, in cui non vanno oltre la fase a gironi.

Antonio Conte diventa allenatore dell’Italia

Nel 2016 viene convocato dal nuovo CT Antonio Conte, già suo tecnico alla Juventus, per la fase finale dell’Europeo di Francia 2016.

Il cammino azzurro oltralpe si interrompe ai quarti di finale contro la Germania, che si impone 6-5 dopo i tiri di rigore, durante i quali lo stesso Barzagli segna il penalty di sua competenza.

Sebbene avesse annunciato, sul finire del 2015, l’intenzione di lasciare la nazionale al termine della competizione continentale, nell’agosto 2016 torna sui propri passi.

Proseguendo la carriera in maglia azzurra fino al 13 novembre 2017, quando lascia definitivamente all’età di 36 anni e dopo 73 presenze, dopo l’eliminazione dell’Italia ai play-off contro la Svezia e la mancata qualificazione al campionato del mondo 2018.

La Futura Carriera da Allenatore di Andrea Barzagli

Dopo avere conseguito nell’estate 2019 a Coverciano il patentino UEFA B come allenatore di base, il successivo 25 settembre torna alla Juventus, stavolta nei ranghi dello staff tecnico, in qualità di collaboratore dell’allenatore Maurizio Sarri.