― Advertisement ―

spot_img

Qualifiche Gp Messico: il Re rimane Max Verstappen

L'eroe di casa Sergio Perez ha conquistato il quarto posto nelle qualifiche del Gp di Messico, mentre Valtteri Bottas dell'Alfa Romeo è stato una star a sorpresa delle...
HomeCalcioAndrés Iniesta: l'illusionista del calcio

Andrés Iniesta: l’illusionista del calcio

Oggi 11 Maggio compie 36 anni Andrés Iniesta Luján, il calciatore Spagnolo.

Il suo ruolo è il centrocampista nel Vissel Kobe, di cui è capitano.

Con la Nazionale Spagnola si è laureato campione del mondo e due volte Campione d’Europa.

Soprannominato Don Andrés e l’Illusionista, è considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio mondiale.

La maggior parte della sua carriera è stata militata nel Barcellona.

Con i blaugrana ha vinto nove campionati spagnoli, sei Coppe del Re.

Sette Supercoppe spagnole, quattro Champions League, tre Supercoppe UEFA, tre Coppe del mondo per club.

Infine una Coppa dell’Imperatore e una Supercoppa del Giappone.

Con la nazionale ha partecipato a quattro Mondiali (2006, 2010, 2014 e 2018).

Tre Europei (2008, 2012 e 2016) e una Confederations Cup (2013).

Vincendo l’Europeo 2008 e 2012 e il Mondiale 2010.

Nel corso di quest’ultima rassegna ha siglato due gol, tra cui la rete decisiva nella finale di Johannesburg contro i Paesi Bassi (1-0).

A livello individuale, ha vinto il UEFA Best Player in Europe Award nel 2012 davanti a Messi e Cristiano Ronaldo.

Mentre il 14 ottobre 2014 diviene il primo calciatore spagnolo nella storia a vincere il Golden Foot.

Inoltre, nel 2010 si è classificato al secondo posto dietro a Messi nella classifica del Pallone d’oro FIFA.

Leggi anche: Thiago Alcantara, il metronomo spagnolo compie 29 anni.

Caratteristiche tecniche di Andrés Iniesta

Giocatore leggero, molto agile e versatile, è in grado di ricoprire vari ruoli di centrocampo.

Grazie ai suoi trascorsi nel futsal, il calcio a 5, il gioco di Iniesta è caratterizzato da una grande abilità negli spazi stretti.

E da una notevole capacità di nascondere la palla all’avversario (soprattutto nell’uno contro uno).

La sua giocata caratteristica è la croqueta, un dribbling che consiste nello spostare la palla da un piede all’altro nel modo più veloce possibile.

Regista molto duttile, all’occorrenza è in grado anche di giocare come ala.

I suoi punti di forza sono il controllo di palla, il fraseggio, la precisione nei passaggi e la visione di gioco.

Caratteristiche che lo rendono inoltre un ottimo uomo assist.

Le parole Di Alex Ferguson su Andrés Iniesta

«Non sono ossessionato da Messi, il pericolo è Iniesta.

È fantastico, fa giocare bene la squadra, il modo in cui trova i passaggi, il suo movimento e la capacità di creare spazi sono incredibili.

È importantissimo per il Barcellona».

La Carriera di Andrés Iniesta

La carriera di Iniesta inizia nel 1992 all’età di 8 anni, quando i genitori decidono di tesserarlo per l’Albacete, squadra del capoluogo di provincia di cui è originario.

Nel 1996, all’età di 12 anni, mentre è in scena il torneo infantil de Brunete, la sua prestazione attira l’attenzione di molti club spagnoli.

Tra cui il Barcellona, sua futura squadra.

La famiglia, pur lasciando in lacrime il proprio figlio, fa uno sforzo decidendo così di trasferire il piccolo Andrés alla Masia.

A 15 anni è capitano della squadra del Barcellona Under-15 che vince la Nike Premier Cup del 1999.

In cui segna il gol della vittoria all’ultimo minuto di gioco della finale ed è nominato calciatore del torneo.

Dal 2000 al 2003 gioca per tre stagioni nel Barcellona B.

Leggi anche: l’inter vuole Messi, ma lui smentisce.

Andrés Iniesta approda in prima squadra al Barcellona

Esordisce con la prima squadra del Barcellona il 29 ottobre 2002 in Champions League, mandato in campo da Louis van Gaal nella partita contro il Club Brugge.

Nella stagione 2003-2004 colleziona 11 presenze e una rete in Primera División.

A partire dalla stagione successiva Rijkaard comincia ad impiegarlo con maggiore continuità, tanto da disputare 37 delle 38 partite di campionato, con 2 gol segnati, e risultando così il calciatore più presente della squadra.

Nella stagione successiva, con l’infortunio di Xavi, diventa definitivamente titolare, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti centrali del panorama mondiale e contribuendo ai successi nazionali e internazionali del Barcellona.

La Stagione 2006-07 di Andrés Iniesta

Nella stagione 2006-2007 mette a referto 9 reti stagionali, di cui 6 in campionato e 2 in Champions League.

Nell’estate 2007 ci sono state voci di un suo passaggio ai rivali del Real Madrid, ma il calciatore cresciuto nei blaugrana ha sempre ripetuto che non aveva alcuna intenzione di trasferirsi nella capitale.

Il 25 gennaio 2008 prolunga il suo contratto fino al 2014 con una clausola di rescissione di 160 milioni di Euro.

Le Stagioni 2008-2018 di Andrés Iniesta

Nell’annata 2008-2009, quella del primo triplete, sigla 4 reti in 26 partite di campionato e risulta decisivo nella semifinale di ritorno di Champions League, quando a Stamford Bridge con il Chelsea realizza all’ultimo minuto di recupero il gol decisivo per il passaggio in finale.

I catalani trionfano 2-0 e si laureano campioni d’Europa, Iniesta realizza l’assist per il gol del vantaggio di Samuel Eto’o.

A fine partita Wayne Rooney definisce Iniesta “Il miglior giocatore al mondo”, mentre al termine del campionato viene eletto calciatore spagnolo dell’anno.

Il 27 novembre 2009 prolunga il suo contratto fino al 2015, la clausola di rescissione del contratto aumenta a 200 milioni di Euro.

Si classifica quarto nella classifica del Pallone d’oro 2009 e quinto in quella del FIFA World Player 2009.

La Stagione 2009-10 di Andrés Iniesta

Nella stagione 2009-2010, nonostante diversi infortuni, disputa 29 partite di campionato realizzando un gol, al Saragozza.

Il 6 aprile 2011 durante la partita di andata dei quarti di finale di Champions League, disputata contro gli ucraini dello Šachtar e vinta per 5-1, disputa un’ottima partita realizzando il gol che apre le marcature, a fine partita viene eletto miglior giocatore in campo.

Il 3 maggio 2011 nella semifinale di ritorno di Champions contro il Real Madrid si rende protagonista confezionando l’assist per il momentaneo 1-0 di Pedro, la partita finirà in pareggio (1-1) e con il passaggio in finale del Barcellona.

Nella finale di Champions League disputata il 29 maggio 2011 a Wembley gioca da titolare la partita e si aggiudica con il risultato di 3-1 ai danni del Manchester United la sua terza Champions League.

La Vittoria della Supercoppa nel 2011

Il 17 agosto 2011 nella partita di ritorno di Supercoppa contro il Real Madrid sblocca il risultato scavalcando il portiere con un preciso pallonetto, la partita finisce 3-2 per i blaugrana.

Questo risultato consente ai catalani di vincere la coppa (decimo titolo per il Barcellona).

Durante la prima partita del girone della Champions League 2011-2012 giocata contro il Milan, ha dovuto lasciare il campo prematuramente a causa di un infortunio alla schiena.

Viene sostituito al 38º minuto del primo tempo con il connazionale Fàbregas, la partita finisce 2-2.

Il 18 dicembre conquista il suo secondo mondiale per club battendo in finale per 4 a 0 il Santos.

Il 17 maggio 2015, grazie alla vittoria esterna contro l’Atlético Madrid, conquista il suo settimo campionato spagnolo con i colori blaugrana.

Il 30 maggio vince la sua terza Coppa del Re, grazie al 3-1 contro l’Athletic Bilbao.

Andrés Iniesta insieme al Barcellona vince la quarta Champions League

Il 6 giugno 2015 conquista la sua quarta Champions League grazie alla vittoria 3-1 in finale sulla Juventus.

Durante la stagione 2015-2016 Iniesta con il team catalano si aggiudica la sua terza Supercoppa UEFA, contro il Siviglia per 5-4 dopo i tempi supplementari.

Pochi giorni dopo però i blaugrana perdono la Supercoppa di Spagna contro l’Athletic Bilbao perdendo 4-0 all’andata e pareggiando 1-1 al Camp Nou.

Il 20 dicembre 2015 il club spagnolo si laurea campione del mondo, vincendo per 3-0 contro il River Plate.

Successivamente la squadra catalana esce proprio come nel 2014 ai quarti di finale di Champions League per mano dell’Atlético Madrid vincendo 2-1 in Catalogna ma perdendo 2-0 nella capitale spagnola.

A fine stagione Iniesta diventa per l’ottava volta nella sua carriera Campione di Spagna e ottiene per la quarta volta la Coppa del re vincendo in finale a Madrid contro il Siviglia per 2-0.

Il 27 aprile 2018, dopo 22 anni tra giovanili e prima squadra, annuncia la sua intenzione di lasciare il Barcellona.

Leggi anche: Addio a Radomir Antic, l’unico che ha allenato Real Madrid e Barcellona.

Andrés Iniesta approda al Vissel Kobe

Il 24 maggio si accorda con il club giapponese del Vissel Kobe, con cui firma un contratto triennale.

Esordisce ufficialmente con la nuova squadra il 22 luglio nella sconfitta contro lo Shonan Bellmare (0-3).

L’11 agosto realizza invece il primo gol in J League contro il Júbilo Iwata, contribuendo alla vittoria della sua squadra per 2-1.

Andrés Iniesta in Nazionale

Nel 2006 viene convocato per la prima volta in Nazionale maggiore dal C.T. Aragonés ed esordisce il 27 maggio.

Disputando da titolare l’amichevole pareggiata a reti bianche contro la Russia.

Nello stesso anno viene convocato per i Mondiali 2006 in Germania, scendendo in campo una sola volta, nell’incontro del gruppo H contro l’Arabia Saudita.

Il cammino delle Furie Rosse si conclude agli ottavi con la sconfitta per mano della Francia, futura finalista.

La Conquista del Triplete in Nazionale per Andrés Iniesta

Dopo i Mondiali tedeschi viene promosso titolare e il 7 febbraio 2007 decide con una gol, il primo in Nazionale, l’amichevole contro l’Inghilterra (1-0).

Contribuisce poi con tre reti alla qualificazione della Spagna agli Europei 2008 in Austria e Svizzera.

Nel corso del manifestazione è l’unico calciatore spagnolo a disputare tutte e 7 le partite della Spagna, che si aggiudica il torneo grazie alla vittoria per 1-0 contro la Germania.

A fine torneo viene poi inserito dall’UEFA nella squadra ideale dell’Europeo.

Il 1º giugno 2009 viene selezionato dal nuovo C.T. Del Bosque per disputare la FIFA Confederations Cup 2009 in Sudafrica.

Ma è costretto a saltare il torneo per via di un infortunio, e il suo posto viene preso da Pablo Hernández.

Al Mondiale 2010 disputa sei delle sette gare giocate dalla sua squadra, realizzando due reti, una nella fase a gironi contro il Cile e una, quella decisiva, durante i tempi supplementari della finale contro i Paesi Bassi, che vale il primo storico trionfo mondiale della Spagna.

Viene eletto Man of the Match in 3 delle sette partite disputate dalla Spagna, quelle contro Cile, Paraguay e Paesi Bassi, ed il suo nome inserito nel 2010 FIFA World Cup All-Star Team.

Nell’esultanza per il gol segnato in finale mostra una maglietta con la dedica Dani Jarque siempre con nosotros, ricordando così l’amico calciatore dell’Espanyol deceduto l’estate precedente.

Per questo gesto ha ricevuto lodi dall’intero mondo sportivo, e non solo.

Il gol segnato contro i Paesi Bassi nella finale dei Mondiali FIFA 2010 ha permesso ad Iniesta di entrare nella storia della Spagna.

Iniesta partecipa al Campionato europeo di calcio 2012, vinto dalla Spagna contro l’Italia.

È così uno dei pochi giocatori, insieme ai suoi compagni, ad aver vinto tre competizioni internazionali consecutive (Europeo 2008, Mondiale 2010, Europeo 2012), realizzando il cosiddetto “triplete”.

Viene eletto Man of the Match in 3 delle sei partite disputate dalla Spagna.

Contro l’Italia, la Croazia e poi nella finale ancora con l’Italia.

Il 2 luglio 2012 viene eletto dalla UEFA Miglior Giocatore del Torneo.

Le ultime stagioni e il ritiro dalla Nazionale di Andrés Iniesta

L’anno successivo prende parte alla Confederations Cup 2013 dove la Spagna arriva fino alla finalissima perdendo nettamente con il Brasile (0-3).

Iniesta vince comunque il Pallone d’argento della competizione.

Al Mondiale 2014 Iniesta scende in campo in tutti i confronti della nazionale iberica, ma la rassegna si rivela deludente per gli spagnoli, che vengono eliminati dopo il girone eliminatorio, dove vengono sconfitti da Paesi Bassi e Cile, prima dell’ininfluente vittoria sull’Australia.

Convocato per gli Europei 2016 in Francia, durante la manifestazione continentale scende in campo da titolare in occasione di tutte e quattro le partite giocate dalla Spagna.

Il 21 maggio 2018 viene incluso dal commissario tecnico della Spagna Lopetegui nella lista dei convocati per il Mondiale di Russia 2018, che per la nazionale spagnola si conclude allo stadio degli ottavi di finale, nei quali viene sconfitta ai rigori dai padroni di casa della Russia.

Al termine del match annuncia l’addio alla nazionale.

Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Iniesta ha totalizzato globalmente 941 presenze segnando 96 reti, alla media di 0,10 gol a partita.