Non c’è nessun’altra squadra che entri nella stagione di F1 2024 con il tipo di eccitazione e di aspettativa che circonda la McLaren.
Dopo la splendida rimonta del 2023, dal capannone di Woking escono segnali estremamente brillanti.
Sul fronte dei piloti, la McLaren ha due delle prospettive più interessanti sulla griglia, con Lando Norris che ha firmato un nuovo contratto “pluriennale”.
L’inglese è stato collegato a possibili trasferimenti in diverse squadre, in particolare alla Red Bull Racing, ma il fatto che abbia scelto di rimanere in McLaren è un forte esempio dell’ottimismo che regna all’interno della squadra.
Ed è abbastanza plausibile, visti gli sforzi compiuti in pista e la progressione dell’attività al di fuori di essa.
Non è un segreto che il 2023 non sia iniziato nel modo in cui il team sperava.
Dopo le prime due gare, il team era decimo e ultimo nel campionato costruttori e non mostrava alcun segno di inversione di tendenza.
In silenzio, dietro le quinte, i progettisti hanno lavorato febbrilmente e ciò che hanno prodotto in Austria è stato semplicemente incredibile.
Ma mentre tutti parlano del pacchetto di aggiornamenti, ci sono altri due aspetti che meritano di essere menzionati.
Il primo è che la squadra ha capito subito la vettura modificata ed è stata in grado di sfruttarla al massimo.
Norris ha ottenuto il quarto posto al Red Bull Ring e il secondo a Silverstone una settimana dopo, mentre Oscar Piastri è stato sfortunato a non raggiungerlo sul podio nell’evento di casa del team.
Ma la cosa più importante è che gli aggiornamenti successivi hanno mantenuto Norris e Piastri in testa al gruppo.
In una stagione in cui la corsa allo sviluppo è stata probabilmente più frenetica della competizione in pista, questo è un segnale molto, molto incoraggiante.
Andrea Stella si è mostrato tranquillamente fiducioso quando ha parlato della prossima stagione.
Un anno fa, il team principal della McLaren aveva già sollevato bandiere rosse, ma ora parla di traiettorie di sviluppo continue – un modo di dire ingegneristico per dire “le cose stanno andando bene, ma stiamo cercando di mantenere un basso profilo”.
Con una vettura che era chiaramente molto forte, ha un’ottima base su cui costruire e possiamo giustamente aspettarci di più dalla McLaren quest’anno.
Anche perché i rivali Ferrari e Mercedes hanno più lavoro da fare nello sviluppo.