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Antonio Cairoli come Valentino Rossi: ritiro a fine stagione

Dopo Valentino Rossi, l’Italia perderà un altro alfiere leggendario del suo motociclismo sportivo. Con una certa sorpresa, Antonio Cairoli ha annunciato il ritiro dal motocross alla fine della stagione 2021. Il siciliano, nove titoli mondiali e 93 GP vinti, è considerato il più grande della specialità. “Non è stata una decisione facile da prendere“, ha detto il pilota numero 222. “Ma è arrivato il momento per chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro, non può essere sempre Velocità, Fango e Gloria. Non mi sono mai fermato a pensare come sarebbe stato questo momento e ora fa un po’ impressione“.


Valentino Rossi: il “Dottore” annuncia il ritiro


Chi è l’Antonio Cairoli del motocross?

Classe 1985, originario di Patti in provincia di Messina, Cairoli entra nel mondiale motocross nel 2022, nell’allora classe 125 (oggi MX2). Il suo talento viene scoperto da Paolo Martin, che in quell’epoca gestisce la scuderia ufficiale della Honda. E proprio con l’Ala Dorata che Tony inizia a muovere i primi passi nella serie iridata. nel 2004 passa alla Yamaha del team di Claudio De Carli, con il quale firmerà tutti i suoi successi. Vince due GP in quella stagione, per poi mostrare il suo potenziale nel 2005. Con sei vittorie all’attivo, il messinese batte il compianto Andrew McFarlane e si laurea campione del mondo per la prima volta. Nel 2006 la sfortuna e qualche errore di troppo lo vedono soccombere contro Christophe Pourcel, ma si riprende subito, dominando la stagione 2007. Nel 2008 lotta strenuamente contro gli ufficiali KTM Tylan Rattray e Tommy Searle, ma in Sudafrica si rompe il crociato anteriore di un ginocchio, e si deve fermare. Rattray conquista il mondiale su Searle, mentre Tony volta pagina.

I successi nella classe regina

Il 2008 è l’ultima stagione di Cairoli in MX2, e con Yamaha. La casa di Iwata riduce il budget per il motocross, e non rinnova il contratto con De Carli. La scuderia si lega a KTM, la quale fornisce la nuova SX-F 350 ed un supporto Factory. Con la “treemezzo”, Antonio vince il primo mondiale della MX1 (oggi MXGP), battendo Maximillian Nagl ed uno dei suoi rivali più ostici, Clement Desalle. Il “Panda” sarà il suo nemico numero 1 nel mondiale 2010, ma l’esito è sempre a favore del siciliano. Il 222 conquista altri quattro mondiale consecutivi, dal 2011 al 2014. Il 2015 doveva essere il confronto stellare con Ryan Villopoto, il re del Supercross, ma le cose non vanno come dovrebbero. “RV2” vince il GP di Thailandia ma si fa male in Trentino e si ritira. La strada per Tony (che nel frattempo passa dalla 350 alla 450) doveva essere in discesa, ma poi cade in allenamento ei si frattura un gomito. Prova a resistere, ma l’infortunio si aggrava e da forfait dopo la Svezia. Il mondiale va a Romain Febvre. Il 2016 è impegnativo per gli infortuni (si rompe due costole in allenamento) e alla fine perde la sfida contro Tim Gajser, suo nuovo rivale. Il 2017 è l’anno del nono titolo mondiale, impresa ottenuta a 32 anni, che sono tantissimi per gli standard del motocross. Nelle tre stagioni successive Tony deve vedersela con avversari tostissimi come Gajser e Jeffrey Herlings, che lo straccia nel 2018. Nel 2021, anno del ritiro, Antonio Cairoli è terzo, a 29 punti di distacco da Gajser. In caso di successi salirebbe a quota dieci titoli mondiali, eguagliando il leggendario Stefan Everts.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione