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La legge dell’ex premia l’Atalanta: il 3-2 all’Udinese vale il terzo posto

29esima giornata di Serie A | Atalanta-Udinese 3-2 porta momentaneamente i nerazzurri al terzo posto solitario in classifica. Sotto la pioggia battente del Gewiss Stadium, a decidere l’incontro sono gli ex di giornata Muriel e Zapata. Il primo realizza una doppietta (19′ e 43′ del primo tempo), mentre il secondo cala il tris nella ripresa (61′). L’Udinese prova a crederci riaprendo la sfida in due occasioni con Pereyra (45′) e Stryger Larsen (71′), ma non basta. Poco male però per i ragazzi di Luca Gotti, visto il più che confortante vantaggio di 11 punti sul Cagliari terz’ultimo.

Atalanta-Udinese 3-2 | Cosa è successo ?

Il copioso nubifragio abbattutosi su Bergamo pochi istanti prima del fischio d’inizio ha messo a rischio la sfida. Tuttavia il sopralluogo della terna arbitrale capitanata da Gianluca Manganiello ha decretato che ci fossero le condizioni per giocare. Nell’Atalanta, Gasperini sorprende schierando De Roon come esterno destro al posto di Maehle, reduce dalle fatiche con la Nazionale. In avanti Zapata coadiuvato da Muriel e Malinovskyi.

È costretto a fare la conta in attacco invece il mister friulano Luca Gotti, che lancia dal 1′ il gioiellino olandese classe ‘2002 Jayden Braff accanto ad Okaka. Llorente parte dalla panchina, così come Stryger Larsen a discapito di Molina.

Primo tempo

Durante le fasi iniziali, il campo viscido non rende altamente spettacolare l’incontro. L’unico ad essere entrato in clima partita sembra Luis Muriel, che confeziona con Pessina il gol del vantaggio al 19′. Sulla conclusione ravvicinata del colombiano decisiva l’involontaria deviazione di Bonifazi. Da questo momento in poi l’Atalanta preme sull’acceleratore, ma l’Udinese con ordine si arrocca nella propria metà campo, pronta a ripartire. Per scardinare il fortino bianconero, i padroni di casa hanno bisogno della verve realizzativa del loro uomo migliore, che al tramonto della prima frazione sigla il raddoppio. Verticalizzazione illuminante di Malinovskyi per Muriel, con il sudamericano che in area è bravo a superare in uscita il portiere Musso e a depositare la palla in rete per il 2-0.

Con questa doppietta l’attaccante dell’Atalanta offre un grosso dispiacere alla sua ex squadra e alla presidenza Pozzo, che nel 2010 lo portò in Italia prelevandolo dal Deportivo Cali. A questo punto la gara sembra in discesa per la Dea, che però si rilassa su uno degli ultimi palloni dei primi 45′, regalando a Pereyra il gol che accorcia le distanze.

Secondo tempo

Problemi per Gasperini durante l’intervallo, poiché deve fare a meno di Muriel e Gosens leggermente acciaccati. Al loro posto dentro Ilicic e Djimsiti. Nonostante le defezioni, non cambia la musica della partita, con l’Atalanta che parte all’attacco anche nel secondo tempo. Il nuovo assedio bergamasco viene premiato al 61′, quando un’altra palla geniale di Malinovskyi manda Zapata in fuga verso il 3-1. Undicesimo gol in campionato per il colombiano, che così come Muriel, regala un dispiacere alla sua ex squadra. La partita sembra finita, ma mister Gotti ha il merito di crederci e cambia le carte in tavola con quattro cambi. Uno di questi, Stryger Larsen, accorcia nuovamente le distanze con un tiro dal centro dell’area di rigore su assist di Molina. A questo punto gli ospiti tentano il tutto per tutto, ma i pericoli dalle parti di Gollini latitano. L’Atalanta si limita a difendere la frenesia degli avversari portando a casa l’intera posta in palio. Atalanta-Udinese 3-2 è il risultato finale della sfida: la terza qualificazione consecutiva in Champions non è un’utopia.

Tabellino di Atalanta-Udinese 3-2

ATALANTA (4-3-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Palomino, Gosens (46′ Djimsiti); Pessina, De Roon, Freuler; Malinovskyi; Muriel (46′ Ilicic), Zapata. All. Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Bonifazi, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Pereyra, Zeegelaar; Okaka, Braaf. All. Gotti

Marcatori: 19′ e 43′ Muriel (A), 45′ Pereyra (U), 61′ Zapata (A), 72′ Stryger-Larsen (U)

Ammoniti: Pereyra, Samir

Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo


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