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Baseball: nessun candidato all’Hall of Fame

Sport, doping e politica sono tre mondi che non dovrebbero avere a che fare l’uno con l’altro. Molto spesso però succede che i binari di quest’ultimi si incontrino e quando questo avviene non portano mai su una buona strada. A causa di questi incroci pericolosi l’Hall of Fame del Baseball quest’anno non avrà i suoi eletti.


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Baseball, perchè salta l’Hall of Fame?

In realtà per rispondere a questa domanda è necessario tornare indietro di un po’ di anni. Innanzitutto la Baseball Hall of Fame è il museo che racchiude i ricordi delle carriere degli sportivi più illustri che hanno regalato il loro talento a questa disciplina. Si trova a Cooperstown, nello stato di New York e ogni estate più precisamente a luglio, una giuria di esperti e giornalisti sceglie chi può entrarne a farne parte. Si valutano le prestazioni sportive e i numeri sono da veri e propri fuoriclasse. Gli atleti eletti vengono inseriti all’interno del museo con tanto di targhetta e profilo scolpiti in rilievo. Quest’anno, 2021, nessun giocatore verrà inserito nell’illustre museo. Nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia del 75% di voti necessari a concorrere.

Schilling, Bonds e Clemens

Solo tre atleti si sono avvicinati a questa soglia. Curt Schilling (71,1%), Barry Bonds (61,8%) e Roger Clemens (61,1%). Bonds è uno dei lanciatori più forti di tutti i tempi: nella propria carriera ha totalizzato 762 fuoricampo. Il record continua però a detenerlo il giapponese Sadaharu Oh che ha lanciato 868 palle fuori dal perimetro di gioco. Nonostante le alte percentuali totalizzate dai tre atleti, che comunque non arrivano al 75%, i giocatori non possono essere ugualmente considerati “idonei” per l’Hall of Fame.

Schilling ha sempre manifestato le proprie idee politiche conservatrici sostenendo George W. Bush e Trump nei loro mandati. Inoltre più volte ha esternato opinioni e cinguettato messaggi su Twitter che alla giuria proprio non sono piaciuti. Per quanto riguarda Bonds e Clemens i due hanno giocato nel periodo in cui il doping stava rovinando il mondo del baseball. Bonds venne anche processato per aver mentito su un laboratorio produttore di sostanze dopanti.

È la seconda volta che capita che non ci siano atleti eletti ad entrare nell’Hall of Fame. Il primo avvenimento del genere capitò nel 2013. In quell’occasione non si raggiunse la soglia del 75% di voti.