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Wimbledon, al gran ballo ci sarà anche ‘l’intruso’ Bautista Agut: ‘Dovevo essere con i miei amici al mio addio al celibato a Ibiza’

Lo spagnolo, che domani affronterà Djokovic in semifinale, svela un divertente retroscena riguardante la sua esperienza a Wimbledon

Domani si terranno a Wimbledon le semifinali più longeve dell’Era Open – 134 anni in quattro – e insieme ai rinomati Fab3 ci sarà anche l’intruso Roberto Bautista Agut.

Lo spagnolo ieri ha battuto Guido Pella nel match degli underdog regalandosi la prima semifinale in un major in carriera. Infatti in precedenza il suo miglior piazzamento era stato un quarto di finale agli Australian Open.

Nel post partita Bautista Agut ha svelato un divertente retroscena riguardante il suo soggiorno inglese: “Dovevo essere al mio addio al celibato a Ibiza questo weekend, invece sono in semifinale a Wimbledon”!.

Ciò ha detto l’iberico in conferenza stampa, suscitando le risate generali dei presenti. “Sei amici sono già lì, ma ovviamente è meglio essere ancora qui a Londra ” – ha aggiunto – .

Probabilmente il buon Roberto mai si sarebbe aspettato di arrivare così lontano nello Slam più rinomato al mondo, invece il suo sogno è ancora vivo.

Purtroppo per lui dovrà rimandare il suo addio al celibato, ma chissà se al matrimonio previsto a novembre la festa sarà doppia.

Alla scoperta di Bautista Agut –

Di quei tre fenomeni lì chiamati semplicemente Fab3 ne parliamo fino all’esaurimento appena viene fuori la parola tennis. Ma questa edizione per ‘vecchietti’ di Wimbledon va annoverata anche per la presenza di Roberto Bautista Agut, un tennista che con la gavetta – tra lo stupore generale – si è ricucito un posto accanto ai migliori.

Una vita da gregario, anche se a differenza di altri non è nato con la racchetta in mano. Infatti da buon spagnolo, Roberto i primi anni della sua vita gli ha dedicati interamente al pallone.

Da ragazzino segnava caterve di gol nella cantera del Villareal, prima di quell’illuminazione pressoché divina, che gli indicava una strada alternativa. Qui Bautista posa la palla in terra per prenderne una molto più piccola, con un colore differente, su campi in terra battuta cocenti per via del bollente sole spagnolo.

Per un ragazzo sicuramente non sarà stata una scelta facile, ma da sempre Bautista ci ha messo tanto impegno in tutto ciò che faceva, e questa semifinale di Wimbledon è il coronamento di una vita all’insegna della dedizione. Infatti dopo aver saltato la passata edizione per un brutto infortunio rimediato ad Halle, ha ricaricato le pile a mille voglioso di riscatto per questo 2019.

Arrivato nei grandi palcoscenici dell’ATP World Tour, ci ha messo ben poco ad arrivare agli onori della ribalta. Il primo dei suoi 9 titoli ATP è arrivato proprio sull’erba, a s-Hertegenbosch, per poi fare poco dopo il bis sulla terra di Stoccarda. Il suo grande esordio gli è valso un riconoscimento niente male da parte dei suoi colleghi, ossia il ‘Most Improved Player of the Year’. Ben presto ha raggiunto anche il suo best ranking, piazzandosi in 13^ posizione nel 2017.

Indicato spesso come un terraiolo – etichetta comune per gli spagnoli – Bautista in realtà è l’esatto contrario. A differenza dei suoi connazionali, lui è molto atipico: si destreggia bene sul mattone tritato, ma predilige le superfici veloci.

Non a caso negli ultimi due precedenti contro Djokovic sono arrivate due vittorie di Bautista sul cemento a Doha e Miami. Questo è sintomo di come il tennista di Castellon de la Plana si adatti facilmente a tutte le superfici.

Eppure nonostante gli ottimi risultati ottenuti nel corso degli anni, in Spagna nell’ambito prettamente sportivo, quello di Bautista Agut non è un nome altisonante. Infatti molto spesso vive nell’ombra di Nadal, Ferrer o Feliciano Lopez, gente che conduce sicuramente una vita più mondana e maggiormente sotto i riflettori.

Proprio con il n.2 al mondo, il 31enne valenciano formerà la prima coppia spagnola di sempre in semifinale all’All England Club.

Probabilmente ora il suo nome meriterebbe ben altra popolarità, ma anche lui stesso non ne fa drammi: ” Se mi comportassi in un altro modo, forse avrei un’altra immagine e un’altra popolarità, ma non mi piace che si parli di me per qualcosa di diverso da quello che faccio in campo” .

Infatti Bautista Agut conduce una vita semplice, dedicandosi completamente alle persone a lui vicine e alle sue grandi passioni: i suoi sette cavalli e le escursioni in montagna.

Proverà ora a far parlare di sé scalzando dal trono il n.1 Novak Djokovic e issarsi nella Top 10 mondiale. Senza ombra di dubbio in queste semifinali non vorrà recitare il ruolo di sparring partner.

La scheda di Roberto Bautista Agut

Fonte: https://www.atptour.com/en