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Bernie Ecclestone: l’ex campione F1 parla di Mich Schumacher

Parli di Bernie Ecclestone e subito ti viene in mente la F1 e non è un caso. L’ex pilota di F1 ha continuato a ruotare intorno anche dopo aver lasciato il volante. Grazie alla passione per questo sport negli anni ha contribuito a scoprire molti giovani piloti. Settant’anni vissuti tra l’adrenalina, il rumore delle monoposto e l’organizzazione dei Gran Premi. Ecclestone inoltre ha parlato di Mick Schumacher riconoscendogli il suo valore.


Lando Norris e la competizione con Sainz


Bernie Ecclestone: un imprenditore esperto e appassionato

Non è un mistero che Bernie Ecclestone vero e proprio deus ex machina della Formula 1 per quasi 40 anni abbia spesso influito sul mercato piloti, al fine di piazzare i migliori piloti nelle migliori macchine per garantire il maggior spettacolo possibile alla categoria. E anche nel 2020 sebbene sia uscito dalla F1 con incarichi operativi ha sfruttato la sua esperienza e la sua influenza per trovare un sedile valido a Sebastian Vettel dopo l’annunciato divorzio dalla Ferrari lavorando dietro le quinte come raccontato qualche giorno fa alla Bild. 

Bernie Ecllestone: cosa ha detto di Mich Schumacher?

Ecclestone ha voluto anche parlare di Mick Schumacher, alle prese con la sua prima stagione nella massima categoria dell’automobilismo: “Sin dall’inizio, mi sarebbe piaciuto vederlo all’Alfa Romeo. Là avrebbe incontrato un compagno di squadra veloce ed esperto come Kimi Raikkonen, che aveva anche un ottimo rapporto con suo padre”. Ma il 90 enne britannico si è spinto più in là, accostando il giovane Schumacher ad un altro team: “Potrei immaginare l’Alpha Tauri come la sua prossima squadra. Fanno un buon lavoro e hanno un capo come Franz Tost che sa gestire molto bene i giovani talenti”.

Ecclestone: cosa ha detto del cammino di Schumacher?

Per Ecclestone la Haas e Nikita Mazepin non sono un banco di prova valido per il vincitore di F2 e F3 Europea: “Mick non sa quale sia il suo valore, stando nella sua squadra attuale. Per farlo ha bisogno di una monoposto migliore e più competitiva. In Haas sta battendo il suo compagno di squadra, ed è la cosa più importante per ogni pilota. Ma essendo Mazepin, questo non dice molto. Ha bisogno di un rivale più forte”.

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