Il caso della Red Bull, colta a sforare il budget cap del 2021 e messasi d’accordo con la FIA per la punizione. è stato oggetto di dibattito in Messico. Nel mezzo del terz’ultimo GP stagionale, i manager delle altre squadre hanno commentato la storia del team campione del mondo che patteggia una multa di 7 milioni di dollari, più il taglio del 10% delle ore in galleria del vento. Naturalmente, non tutti hanno accettato la sentenza, e non lo hanno nascosto. Non mancano le eccezioni sul fronte opposto, in una vicenda di cui sentiremo parlare ancora a lungo.
Red Bull: ufficiale l’accordo con la FIA per il budget cap
Caso FIA Red Bull: cos’hanno detto gli altri team?
La prima reazione attesa è quella della Mercedes, che più volte ha lamentato che le hanno “rubato” il mondiale del 2021. Ma se vi stavate già preparando alle urla di Toto Wolff, rimarrete delusi. Il manager della Stella, infatti, è stato piuttosto diplomatico: “Per me la cosa più importante è la solidità della governance“, ha detto Wolff a Formulapassion. “Non hanno chiuso gli occhi. Hanno semplicemente seguito il processo. Abbiamo chiuso il 2021, per noi quell’annata è chiusa ed è stato importante che sia stata comminata una sanzione. Vedremo cosa farà Red Bull nella presentazione relativa al budget cap 2022 perché avranno tutto l’interesse a fare le cose per bene questa volta. Speriamo che sia un deterrente sufficiente a fermare qualsiasi altra squadra“.
Cavallini contrari
Sempre Formulapassion ha raccolto le impressioni della Ferrari, che appare più intransigente: “Non potremo mai essere contenti della penalità“, ha affermato Laurent Mekies, direttore sportivo della Rossa. “Non capiamo come il 10% della riduzione possa corrispondere ai due decimi di vantaggio. E in più non c’è stata una riduzione sul budget cap. Così loro potranno spenderlo altrove, migliorando la macchina. Questa combinazione ci fa temere che l’effetto reale della sanzione sia piccolo. Ora però bisogna voltare pagina, speriamo di non dover attendere così tanto per le certificazioni sul budget cap 2022“. Altrettanto dure sono state le parole di Andreas Seidl, team principal della McLaren: “Diciamo che dopo la pubblicazione del comunicato della FIA avevo dei sentimenti contrastanti“, ha detto l’ex boss Porsche a Sky Sport. “È chiaro che la penalità non sia adeguata alla violazione, però d’ora in poi sarà importante guardare avanti: speriamo che violazioni simili possano avere penalità adeguate. La violazione necessitava di una penalità più severa, chiaramente. Onestamente sono abbastanza stufo di tutte le favole che racconta la Red Bull, ma è importante guardare avanti, spero che tutti possano imparare da quanto accaduto“.
Note controcorrente
Come dicevamo, non tutti sono così severi nei confronti della Red Bull. È il caso di Otmar Szafnauer, boss della scuderia Alpine. Per l’ingegnere statunitense la FIA ha agito nella maniera più corretta e “proporzionata”. Ecco le sue parole: “Ritengo che la punizione sia giusta. Il processo è stato seguito, e sono felice che sia la FIA che la Red Bull siano giunte alle loro conclusioni. Sono felici di andare avanti e lo siamo anche noi. Per me non si tratta di scusarsi pubblicamente, ma di capire. Si tratta di avere una punizione adeguata al ‘crimine’ e di andare avanti e per me la penalità è giusta. La sanzione avrà sicuramente un impatto, ma non enorme“. Insomma, il paddock è diviso su una faccenda delicata come il tetto di spesa. Tuttavia, le squadre concordano sul fatto che il meccanismo di vigilanza abbia funzionato, e che in futuro sarà difficile fare furbate sul budget cap.