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CIV 2023: i piloti protestano contro il nuovo calendario

I piloti del CIV sono in rivolta contro il calendario 2023. La Federazione Motociclistica Italiana ha pubblicato l’elenco delle gare della prossima stagione, tutte concomitanti con eventi internazionali. Molti rider della serie nostrana hanno impegni anche all’estero, e ritengono inaccettabile dover fare sacrifici ogni volta. Per questo motivo hanno scritto una lettera aperta al presidente Giovanni Copioli, per chiedere di rivedere le date.

Calendario CIV 2023: cosa non piace ai piloti?

Il Campionato Italiano Velocità 2023 sarà composto di sei appuntamenti. Si dovrebbe cominciare il 15/16 aprile a Misano, nello stesso weekend della 24 ore di Le Mans motociclistica. Il 12-13-14 maggio si farà il secondo round, in concomitanza con la MotoE al Mugello. Si torna a Misano il 29/30 luglio, quando in Giappone scatterà la 8 ore di Suzuka. Il 2/3 settembre si torna al Mugello mentre in Spagna torna in azione la MotoE. Infine, il 7/8 ottobre è la volta di Imola, dove MotoE ed endurance non ci sono ma potrebbe scappare la concomitanza con il mondiale Superbike. Insomma, non c’è un weekend libero!

Piloti penalizzati

Questo calendario rappresenta un problema per i piloti italiani che hanno un programma internazionale. Per fare un esempio, Niccolò Canepa è un rider Yamaha nella serie endurance, ma vorrebbe correre anche a livello nazionale. Ma a queste condizioni è impossibile. Mattia Casadei è impegnato sia nel CIV che nella MotoE, ma a queste condizioni potrebbe dover fare delle rinunce. Senza parlare di Michele Pirro, tester Ducati della MotoGP, dei rider che si alternano tra Supersport mondiale e quella nazionale…insomma, si rischia un CIV impoverito, con pochi partecipanti. Ed è questo che ha spinto gli stessi a scrivere una lettera al presidente Copioli, per chiedere un cambiamento. Tutti i nomi sopra menzionati hanno firmato la missiva, assieme ad altri conduttori di peso come Randy Krummenacher, Alessandro Delbianco, Kevin Manfredi, Ivan Goi, Luca Salvadori.


Elf CIV 2020, il racconto della stagione