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Convocazioni Nazionali: i club potranno rifiutarsi di concedere i propri tesserati

L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus sta cambiando molte regole del calcio. In questi mesi, allo scopo di tutelare la salute di calciatori e addetti ai lavori, si stanno varando nuove norme che stanno modificando profondamente i regolamenti dei campionati e dei tornei internazionali. A tal proposito, di recente la FIFA ha introdotto un’importante novità destinata a rivoluzionare le convocazioni nazionali. In sintesi, le società saranno autorizzate a negare alle varie selezioni la concessione dei propri giocatori.

La svolta è stata dapprima approvata dalla massima istituzione del governo calcistico e poi comunicata e condivisa con le 211 federazioni che fanno parte dell’organizzazione e le 6 confederazioni continentali. Questa norma del tutto inedita è stata varata proprio nel tentativo di cercare di ridurre ulteriormente i rischi di contagio da Covid-19 in tutto il mondo del calcio.

FIFA: la nuova regola sulle convocazioni nazionali.

Almeno in questa prima fase, la possibilità per i club calcistici di non consentire ad alcuni atleti di rispondere alle convocazioni nazionali durerà per tutto il 2020 e sarà valida anche per le partite ufficiali. Ovviamente ci si augura che la situazione relativa alla pandemia di coronavirus possa migliorare in tutto il mondo, altrimenti non si esclude a priori che possano arrivare ulteriori provvedimenti.

Quando e come le società potranno dire No alle convocazioni Nazionali

La FIFA ha stabilito con precisione in quali casi, a fronte delle convocazioni Nazionali, le varie squadre di calcio potranno comunicare la loro mancata disponibilità a concedere a determinate selezioni alcuni dei propri tesserati. Si potrà ricorrere alla nuova regola quando c’è, ad esempio, un obbligo di quarantena di almeno cinque giorni nel Paese di appartenenza della società da cui il calciatore dovrà partire per raggiungere il ritiro della sua selezione. Stesso discorso se le restrizioni dovessero essere in vigore nello Stato di destinazione dell’atleta.

La FIFA conferma i mondiali 2022 in Qatar

Inoltre il rifiuto sarà legittimo in caso di limitazioni agli spostamenti tra il Paese di partenza e quello di arrivo, e se le istituzioni di entrambe le nazioni si rifiuteranno di concedere dei permessi speciali.

Il governo del calcio mondiale ha evidenziato che la normativa che consentirà alle società di dire No alle convocazioni nazionali dei propri tesserati sarà valida solo per le competizioni della FIFA, come ad esempio le qualificazioni ai mondiali di Qatar 2022. Invece resterà tutto invariato per i tornei targati UEFA come la Nations League. Inoltre, nel documento che ha dato il via libera a questa misura, sono state inserite altre indicazioni per tutelare ulteriormente la salute dei giocatori.

FIFA: il protocollo da seguire per le qualificazioni a Qatar 2022.

Tra le regole più importanti, ricordiamo il monitoraggio costante degli ufficiali di gara e di tutti i tesserati, l’igiene delle mani, la garanzia del distanziamento sociale e del tracciamento dei contatti. Questo protocollo sarà in vigore per tutte le sfide di qualificazione ai campionati del mondo in Qatar e comprenderà anche le cinque sostituzioni durante ogni partita.