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Coronavirus: la squadra di Wuhan è in Spagna, nessuno vuole affrontarla in amichevole

Il timore della diffusione e del contagio da Coronavirus si sta abbattendo anche sul mondo dello sport. Non a caso, il campionato di calcio cinese è stato rimandato a data da destinarsi, e anche competizioni di sci valide per la coppa del mondo sono state annullate. Il motorsport, invece, sta riflettendo sul da farsi: dopo un iniziale ottimismo, adesso i vertici di Formula 1 e Formula E stanno monitorando attentamente la situazione per capire se sarà il caso o meno di confermare i gran premi di entrambe le discipline. Ed ora non c’è pace nemmeno per il Wuhan Zall, la squadra di calcio facente parte della città che è stata indicata come il focolaio d’origine dell’epidemia.

Il Coronavirus cinese non ferma la Formula E: confermato ePrix di Sanya

Con la stagione agonistica bloccata per tutelarsi dal Coronavirus, il team di Wuhan è volato in Spagna, esattamente a Malaga, per effettuare il proprio ritiro. Il soggiorno della compagine asiatica in terra iberica è cominciato ai primi di gennaio, eppure sembra che non ci siano avversarie disposte ad organizzare delle amichevoli. Gli ultimi, in ordine di tempo, a declinare l’impegno, sono stati i russi del Krasnodar.

José Gonzalez, tecnico del Wuhan.

Quest’atteggiamento non sta piacendo affatto ai vertici del club asiatico, ai calciatori e all’allenatore, il quale ha voluto esternare tutta la sua amarezza. José Gonzalez, infatti, ci ha tenuto ad evidenziare che i suoi giocatori non sono per niente dei «portatori di virus», ma dei normalissimi atleti. Inoltre ha chiarito che, siccome il Wuhan Zall è in ritiro in Spagna dal 3 gennaio, non vi è alcun pericolo perché «il periodo d’incubazione è passato». Ad ogni modo, per tranquillizzare ulteriormente le altre società calcistiche, il tecnico spagnolo ha ricordato che tutto il team è seguito costantemente da un medico, il quale a sua volta è sempre in contatto con le istituzioni sanitarie iberiche.

L’Inter aiuta Wuhan: donate 300mila mascherine

Intanto, giunge notizia di un’iniziativa lodevole dell’Inter. Il club milanese ha comunicato di aver donato 300mila mascherine per uso medico all’intera comunità di Wuhan, allo scopo di fornire un aiuto concreto al personale sanitario ma anche alla popolazione locale nel tentativo di sconfiggere la piaga del Coronavirus. La fornitura è attesa in Cina per la prossima settimana.

Inter: 300mila mascherine alla città di Wuhan.

Non è questa la prima occasione in cui il Gruppo Suning (proprietario dell’Inter) interviene direttamente per offrire il proprio sostegno alla città cinese indicata come focolaio da cui si è sviluppata la malattia infettiva. Infatti, fin da quando si è appreso dell’emergenza sanitaria, la multinazionale asiatica si è adoperata affinché giungessero a destinazione – gratuitamente – vari prodotti utili per il lavoro dei medici e delle istituzioni locali.