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Costruzione dal basso: le parole di Andreazzoli

Nelle ultime settimane si parla molto del tema riguardo una tattica sempre più usata nel gioco. Nel corso del suo intervento al TMW News Andreazzoli, da allenatore e grande studioso di calcio ha espresso la sua opinione a riguardo la costruzione dal basso

Costruzione dal basso, cos’è?

Nelle ultime settimane si è creato un dibattito su un aspetto preciso del calcio giocato: la cosiddetta “costruzione dal basso”. Questa pratica consiste nel tentativo di far partire le azioni dalla difesa, giocando la palla a terra e con passaggi corti, senza ricorrere ai più tradizionali lanci verso la metà campo per superare la pressione avversaria. Questa costruzione ormai diffusa da anni suggerisce che gli allenatori siano sempre più convinti che sia più efficace e vantaggioso mantenere il possesso del pallone con passaggi corti invece che rischiare ogni volta di perderlo lanciando lungo.

Il parere di Andreazzoli sulla costruzione dal basso

Durante il suo intervento al TMW News, Andreazzoli da allenatore e grande studioso di calcio ha espresso il suo parere su questa tattica molto discussa. “Ci ho sempre creduto molto” spiega l’allenatore. “Nel 2013 a Roma facevamo un lavoro di questo tipo quando ho iniziato a guidare la squadra. E’ naturale che devi avere un obiettivo: se devi avere un vantaggio ben venga, se dovesse invece sembrarmi un tentativo di scimmiottare solo perché tutti lo fanno, allora ci sarebbe qualcosa da rivedere

“Ci si ricorda più di un errore commesso che del vantaggio ottenuto”

Nella costruzione dal basso esiste ovviamente la possibilità che la palla sia persa nei pressi della propria area, col rischio di subire gol. Ma gli allenatori che la scelgono ritengono che i vantaggi in termini di gol potenziali siano superiori agli svantaggi legati alla possibilità di perdere palloni pericolosi. A tal proposito Andreazzoli dichiara: “L’errore? La verità è che si ricorda molto di più uno sbaglio commesso, che non il vantaggio ottenuto“. Inoltre il vantaggio a volte non è immediato ma riflesso, ovvero può portare dei benefici sulla mentalità del gioco e dei calciatori, sulla voglia di una squadra di farsi valere non solo basandosi sull’annullamento dell’avversario. “Ti prendi qualche rischio ma lo fai con la consapevolezza di andare alla ricerca dei tuoi mezzi, anche per capire quanto puoi essere ancor più forte e capace di quel che credi” conclude.

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