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Crash Fourmaux: per le Rally1 è la prova del nove

Adrien Fourmaux ricorderà il Rally di Montecarlo 2022 per lungo tempo, a seguito del brutto crash che ha subito. Durante la PS3, il francese stava volando, ma poi ha preso male una curva ed è finito in una scarpata, a velocità sostenuta. La sua Ford Puma Rally1 è disintegrata, ma Adrien ed il navigatore Alexandre Coria ne sono usciti illesi. Per la nuova vettura è stata la prova del nove: nell’ambiente nessuno era realmente sicuro che la vettura avrebbe retto un impatto di tale violenza. E invece, ha superato la prova a pieni voti. Vale la pena di analizzare più a fondo la cosa.


Adrien Fourmaux: brutto crash al Rally di Montecarlo


Crash Fourmaux: i sistemi di sicurezza hanno funzionato?

La preoccupazione maggiore era per la parte ibrida. Le Rally1 hanno introdotto un motore elettrico, che funge da boost per il 1.6 turbo da 380 CV. Il sistema, che aggiunge altri 120 CV per toccare quota 500, è ubicato sull’asse posteriore, in una camera stagna in carbonio che contiene il gruppo moto-generatore, la batteria, l’inverter e la centralina. Secondo il produttore, la cellula in carbonio può resistere ad impatti fino a 70 G: una cassaforte insomma. L’incidente di Fourmaux ha indirettamente messo alla prova questo sistema. Nelle immagini si vede la Puma praticamente distrutta, ma le luci attorno ad essa erano verdi. Quelle luci avvisano gli operatori esterni del funzionamento del sistema ibrido: quando sono verdi, tutto OK, quando sono rosse, è meglio stare alla larga dalla macchina. Una segnaletica simile si usa anche in F1, dove i commissari sono avvisati sul funzionamento dell’ERS attraverso una luce montata sulla telecamera “a T”. Il fatto che la Ford, dopo un impatto del genere, abbia il sistema ibrido ancora integro e funzionante, è indizio che la “cassaforte” ha retto bene l’impatto. L’ibrido nei rally funziona, anche a livello di sicurezza.

Telai irrobustiti

Le Rally1 differiscono dalle vetture precedenti anche per altri aspetti. Tralasciando l’impostazione maggiormente “meccanica”, dalle cinque marce al divieto della leva al volante, la modifica maggiore sta nei telai. Per il 2022 la FIA ha imposto un pacchetto più “racing”, anziché l’uso della scocca della vettura stradale di partenza. Il roll bar ha subito due cambiamenti sostanziali, con l’aggiunta di due tubi alle spalle del pilota e altri due dietro il navigatore. A questi si aggiungono due tubi orizzontali antintrusione, che proteggono l’abitacolo dagli urti laterali (questa soluzione ricorda da lontano quella impiegata sulle vetture NASCAR). Il crash di Fourmaux ha testato anche queste strutture, che hanno svolto egregiamente il loro dovere. Dalle immagini dall’alto si vede come la struttura del telaio non abbia subito deformazioni, a dispetto di un’auto demolita. Insomma: sembra proprio che queste Rally1 siano davvero sicure! Complimenti alla FIA.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione