E siamo alla seconda tappa di questa Dakar 2021, la seconda in Arabia Saudita. I vincitori della prima speciale pagano dazio di essere anche i primi a partire, in una prova dove a prevalere sono i fuori pista. Sia Carlos Sainz, leader tra le auto, che Toby Price, primo tra le moto, vanno in affanno, perdendo tempo prezioso. Ne approfittano Joan Barreda e Stephane Peterhansel, i quali si prendono la testa della generale. Ma il rally è ancora lungo.
Dakar 2021, com’è il percorso della seconda tappa?
Dopo appena tre giorni di gara, i concorrenti della Dakar 2021 hanno a che fare con le temibilissime dune. Dopo la partenza a Bisha, la carovana raggiunge a fine giornata la località di Wadi Ad-Dawasir, ubicata sull’omonimo fiume. Sono 685 i Km da percorrere in questa tappa, di cui 457 di prova speciale.
Le prime dune si affacciano già nei primi 158 Km. Poi si sussegue un tratto veloce di piste che in seguito fanno posto ai fuori pista, tra canyon e letti di fiume prosciugati. Qui la navigazione sarà cruciale, e darà non pochi grattacapi a piloti e navigatori.
Dopo il Km 225 le piste ritornano in forma tortuosa, e la ghiaia prende il sopravvento sulla sabbia. Si andrà avanti così fino al termine della speciale, che condurrà gli equipaggi al trasferimento fino al bivacco di Wadi.
Un’ulteriore elemento di difficoltà è dato dal meteo. E’ tirato molto vento nella serata di ieri, cosa che ha in parte cancellato le piste sui tratti sabbiosi. Questo rappresenta un ulteriore ostacolo per gli equipaggi, che dovranno fare ancora più affidamento sulle loro capacità di orientarsi.
Dakar 2021, la seconda tappa delle moto
Dopo la mezza disfatta di ieri, in cui ha pagato caro il fatto di aver fatto da apripista, Joan Barreda si riscatta alla grande. Il catalano di casa Honda parte a manetta e conduce la prova dal primo all’ultimo Km, senza colpo ferire. Al traguardo precede di oltre sei minuti il compagno di team Ricky Brabec, anche lui rimasto penalizzato dall’ordine di partenza. Ora i due hondisti sono primo e secondo nella generale.
Chi invece fatica è la KTM, grande protagonista della prima tappa. Toby Price parte prima di tutti e perde più di mezz’ora e conclude la giornata in 28esima posizione. Per l’australiano è una batosta in ottica generale, visto che nella graduatoria precipita al quindicesimo posto. Va molto peggio a Matthias Walkner, rimasto fermo per ben due ore per un guasto alla trasmissione. La vittoria per l’austriaco specialista dell’Herzberg Rodeo è sfumata.
Con il terzo posto di tappa, Pablo Quintanilla riprende la strada giusta con la sua Husvqarna. Si rivedono ai piani alti Ross Branch, quarto con la migliore delle Yamaha, ed il veterano Stefan Svitko, settimo. Tornando Yamaha, è una giornata dagli umori contrastanti: le WR450 da rally sono in alto con Branch quarto e Adrien Van Beveren sesto, ma sull’altro fronte si registra il KO tecnico di Andrew Short, fermato da un guasto al Km 273. Per l’ex ufficiale Honda e KTM nel Supercross, il rally è probabilmente finito.
Sam Sunderland è 16esimo con la KTM ufficiale, ben distante dai leader. Laia Sanz migliora, e porta la sua Gas Gas al 23esimo posto di tappa, appena davanti a Kevin Benavides. Maurizio Gerini è ancora il migliore degli italiani, 34esimo, mentre Franco Picco conclude la giornata odierna in 60esima posizione.
La tappa delle auto
Come Toby Price paga lo scotto del leader nelle moto, anche Carlos Sainz è vittima dello stesso destino nelle quattro ruote. Il madrileno, costretto a fare da apripista, perde molto tempo che si ripercuote nella classifica generale. “El Matador” perde la testa nella generale, che passa nelle mani del compagno di squadra Stephane Peterhansel.
Come da tradizione, “Petter” se la prende comoda nelle prime fasi, pensando soprattutto a portare al bivacco la sua Mini tutta intera. Nella tappa di oggi, comunque, “Monsieur Dakar” comanda fino al Km 325, quando viene superato da un Nasser Al Attiyah in modalità full attack. Ed è così che il qatariota si porta a casa il 37esimo successo parziale in carriera, salendo al terzo posto nella generale.
Sainz comunque limita i danni, concludendo la tappa in terza posizione. Il distacco da Peterhansel è superiore ai nove minuti, un divario tutto sommato contenuto. La giornata positiva per Toyota è condita da ben altre tre vetture in top ten: Yazeed Al Rajihi è quarto, Jakub Przygonski è settimo, Benhard Ten Brinke è decimo.
Si rivede ai piani alti Sebastien Loeb, il quale porta la sua BRX Hunter al sesto posto. L’alsaziano, che risale in top ten nell’assoluta, è nel “panino” delle Century che sulle dune si esaltano. Mathieu Serradori, specialista dell’Africa Eco Race, è quinto, Brian Baragwanath è settimo. Deludono invece Nani Roma, 16esimo con l’altra BRX Hunter, e Orlando Terranova.
Dakar 2021, la seconda tappa delle altre classi
L’idolo di casa Saleh Alsaif conquista il successo nella classe Lightweight, la quale registra un cambio della guardia nella classifica generale. La leader di ieri Cristina Gutierrez perde oltre cinque minuti e conclude in 11esima piazza. La lady spagnola scala al quarto posto nell’assoluta, che vede in Francisco Lopez Contardo il nuovo primatista. “Chaleco”, vecchia gloria della classe moto, chiude la tappa odierna in terza posizione.
Nella classe Quad risplende la bandiera a stelle e strisce con Pablo Copetti. L’americano di origine argentina vince la tappa nonostante una penalità di un minuto, precedendo di appena tre secondi Giovanni Enrico. Terza posizione per Alexandre Giraud, a precedere il vincitore del 2019 Nicolàs Cavigliasso. Giraud è ancora leader nella generale.
Nella classe camion, infine, è ancora dominio della Kamaz. Dimitri Sotnikov vince la seconda speciale di fila, precedendo il camion gemello di Airat Mardeev. In terza posizione si piazza il bielorusso Siahrei Viazovich, forse l’unica vera minaccia alla “Invencible Armada” della Kamaz.