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Dakar 2022: Al Attiyah punge Sainz (e l’Audi)

La Dakar 2022 è una sfida tra Nasser Al Attiyah e Carlos Sainz. È una sfida a distanza, essendo che lo spagnolo è lontano in classifica dal Principe del Qatar. Ed è fatta soprattutto di parole. Carlos e la squadra Audi avevano attaccato l’ASO per i fatti della prima tappa, in cui l’ex iridato WRC si era perso per una nota a suo avviso sbagliata. Sia lui sia il boss del team Sven Qvandt avevano insinuato presunti favoritismi ad Al Attiyah, non dimostrati e non dimostrabili. Con un certo ritardo, Nasser ha voluto rispondere alle accuse dei rivali.


Dakar 2022: Audi arrabbiata per una nota sbagliata


Dakar 2022: cos’ha detto Al Attiyah a Sainz?

Durante la giornata di riposo, ASO ha organizzato una conferenza stampa per i piloti protagonisti. Al Attiyah, finora silenzioso sull’argomento, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Carlos si lamenta sempre, è normale“, ha esordito l’alfiere Toyota, parole riportate da Formulapassion. “Non è la prima volta, è quasi sempre la stessa storia. Deve rispettare l’organizzazione, non è giusto criticarla. E non è nemmeno giusto dire che un pilota viene aiutato dall’organizzazione, se non si può dire la stessa cosa quando la Mini ha vinto e noi siamo stati zitti perché non potevamo esternare la nostra frustrazione. Bisogna avere rispetto“. Al Attiyah e la Toyota si erano lamentati spesso negli anni passati di un regolamento che, a loro avviso, favoriva troppo i buggy a due ruote motrici. Fino all’anno scorso Sainz era un pilota Mini, e aveva approfittato di questo “vantaggio”. La FIA è intervenuta modificando il regolamento della classe T1, consentendo ai 4×4 di avere le stesse ruote e la stessa escursione delle sospensioni delle vetture a trazione posteriore. Ma, a quanto pare, non basta per spegnere le polemiche. La storia si ripete, sempre.

La pratica rende perfetti

Tornando alla Dakar di quest’anno, Al Attiyah ha voluto sottolineare un aspetto. Il principe ha corso altre gare prima di questa, allenandosi nella guida e facendo allenare anche il navigatore. Questo “training” è mancato a Sainz, almeno questa è la linea di pensiero del qatariota: “Si possono fare errori e Lucas (Cruz, il navigatore di Sainz, ndr) è uno dei migliori co-piloti, ma se non gli dai la possibilità di allenarsi può sbagliare anche lui. Io e Matthieu Baumel abbiamo vinto la Coppa del Mondo qui in Arabia e sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Abbiamo lavorato molto duramente, non siamo rimasti a casa tra una gara e l’altra“, ha concluso Nasser. Questione di pratica, insomma.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione