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Dakar 2022: esplosione di un’auto a Jeddah

L’esplosione di un’auto alla vigilia del Prologo mette tensione alla Dakar 2022. A Jeddah, prima della partenza del Prologo, una delle vetture in gara è andata a fuoco a seguito di uno scoppio. Le cause dell’incidente sono ancora sconosciute, ma le autorità dell’Arabia Saudita hanno alzato i livelli di allarme. Nell’incidente sono rimaste coinvolte sei persone, di cui una è rimasta ferita in modo grave. Quest’ultima è stata trasferita in Francia, dove sarà sottoposta ad un intervento chirurgico.


Dakar 2022: i primi responsi del Prologo


Dakar, esplosione di un’auto a Jeddah: cosa è successo?

ASO ha ricostruito ciò che si sa della vicenda in un comunicato stampa del 30 dicembre. Il giorno 29, in un parcheggio dell’Hotel Donatello di Jeddah, un veicolo di assistenza è andato a fuoco a seguito di un’esplosione. La vettura apparteneva al team di Philippe Boutron, iscritto al rally nella classe auto. Il francese, titolare della squadra di calcio US Orleans, è rimasto gravemente ferito ad una gamba, ma i soccorsi sono stati immediati. Dopo una prima degenza all’ospedale di Jeddah, Boutron tornerà in Francia, dove sarà operato per sistemare la gamba ferita. Nell’esplosione sono rimasti coinvolti altri cinque membri del team, tutti illesi per fortuna. Al momento, non sappiamo cosa abbia causato l’esplosione del veicolo, ma le autorità locali hanno innalzato i livelli di guardia.

Un vecchio incubo che ritorna

Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, nemmeno quella dell’attentato terroristico. Non sarebbe una novità per la Dakar, che già ai tempi delle gare in Africa ha dovuto convivere con lo spettro degli attacchi da parte di organizzazioni criminali. Nel 2000 il rally fu fermato per una settimana intera a causa di minacce di attacchi in Niger. Episodio che si ripeté nel 2007, quando Al Qaeda minacciò attentati nel caso i concorrenti avessero attraversato il confine del Mali per entrare in Mauritania. Il 26 dicembre di quell’anno, nello stesso paese, una bomba uccise alcuni turisti francesi, spingendo il ministero degli esteri di Parigi a suggerire ai suoi connazionali di non correre nel 2008. Questo comportò la cancellazione della gara in quell’anno, ed il trasferimento in Sud America. La storia si ripete in Arabia Saudita?