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Dakar 2022: i colpi di coda della tappa 7

Dopo la giornata di riposo, riprende la Dakar 2022 con la Tappa 7. La carovana ha lasciato la capitale Riyadh, con destinazione Al Dawadimi. Nei 402 Km di prova speciale i leader delle classifiche di auto e moto hanno giocato in difesa, perdendo dai rispettivi inseguitori. Se nelle quattro ruote cambia poco, nelle due siamo testimoni di un vero terremoto in classifica. Vi raccontiamo tutto questo nelle righe che seguono qua sotto.

Dakar 2022: cosa è successo nella tappa 7?

E partiamo dalle moto, dove il leader generale è cambiato. Sam Sunderland ha perso una vita a causa del fatto che ha dovuto fare da apripista. Senza il riferimento di Daniel Sanders, ritiratosi per una caduta durante il trasferimento, l’inglese di Dubai è partito per primo, e si è ritrovato con quasi mezz’ora di ritardo dal vincitore di tappa, José Cornejo. Un inghippo che è costato caro all’alfiere Gas Gas, in quanto ha perso la leadership della generale a favore di Adrien Van Beveren. Nonostante una prova mediocre (decimo tempo), il francese ha guadagnato un vantaggio di 5′ su Sunderland, ed è lui il comandante delle moto a cinque tappe dal termine. Ma il gruppo è compatto, con i primi quattro racchiusi in meno di un’ora. E tra questi c’è anche Kevin Benavides, autore di un miracolo sportivo. L’argentino campione in carica ha sfiorato il successo di tappa, pagando appena 44″ da Cornejo. Ma ha “mangiato” moltissimo distacco, salendo al terzo posto nella classifica generale. Resta in gioco anche Joan Barreda, terzo di tappa nonostante una spalla dolorante. In discesa Matthias Walkner, il quale ha incontrato la stessa sorte di Sunderland. Partito secondo, l’austriaco ha perso oltre venti minuti durante la prova speciale. Sono 27 i minuti di distacco di Danilo Petrucci, in difficoltà anche lui per la posizione di partenza.


Dakar 2022: Daniel Sanders è out


Loeb a quota sedici

A differenza che nelle moto, nelle auto il leader è rimasto uguale. Nasser Al Attiyah è partito con un vantaggio consistente, tuttavia Sebastien Loeb gli ha inferto un duro colpo. Con una prestazione super, l’alsaziano del BRX Hunter ha conquistato la 16esima vittoria di tappa della carriera, rosicchiando 5’26” al qatariota. Che vede il suo vantaggio scendere a 44’59”: non abbastanza da far suonare l’allarme rosso, ma abbastanza per poter dire di averle prese in questa giornata. Carlos Sainz ha completato il podio virtuale con l’Audi (quasi) elettrica, seguito dal compagno di team Stephane Peterhansel. I due hanno preceduto Yazeed Al Rajihi, il quale ha perso la seconda posizione a favore di Loeb. La tappa di oggi è stata difficile per Toyota, la quale ha registrato lo stop di uno dei suoi piloti. Ginel De Villers ha perso oltre un’ora al Km 198, per un problema tecnico sul suo Hilux. Henk Lategan si è fermato per aiutarlo, cosa che è costata tempo prezioso anche a lui. Il sudafricano, dopo le note vicissitudini, era in quarta posizione nella generale, ma dopo l’inconveniente di oggi è scivolato nono, con quasi due ore di svantaggio. Ventiseiesima posizione per Laia Sanz, navigata dal nostro Maurizio Gerini.


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