Il traguardo è vicino. La città di Bisha è l’ultima località visitata dalla Dakar 2022, e centro di gravità permanente della tappa numero 11, la penultima. Il percorso di oggi è infatti ad anello, con 346 Km di prova speciale. Detta così, può sembrare una passeggiata, ma non lo è stata. La tappa infatti ha visto i concorrenti impegnati in una navigazione tosta, e non sono mancati i “caduti”. La classe moto soprattutto ha visto l’ennesima rivoluzione, che questa volta potrebbe essere decisiva. La classe auto, invece, ha subito un’altra…scossa.
Dakar 2022: cosa è successo nella Tappa 11?
La navigazione difficile ha lasciato segni pesanti sulla classifica generale delle due ruote, con vittime illustri. Una di queste è Adrian Van Beveren, che ha visto oggi sfumare il sogno della vittoria finale. Il francese di casa Yamaha ha perso più di venti minuti in speciale dal vincitore Kevin Benavides. Adrien ha impiegato dieci e passa minuti a cercare un waypoint “nascosto”. Anche Joan Barreda ha rimesso molto in questa tappa, con oltre 25′ sul groppone. Il catalano, così come Van Beveren, sono stati penalizzati dalla posizione di partenza (è stato il quarto), che mai come in questa Dakar sta facendo “selezione” tra i concorrenti. Detto di Benavides vincitore della prova di oggi, va però ricordato che l’argentino è fuori gara per un problema tecnico patito ieri, e quindi la sua presenza è “trasparente”. Il vero vincitore qui è stato Sam Sunderland, che ha concluso secondo dietro al campione 2021. L’alfiere Gas Gas ha sfruttato la posizione di partenza arretrata (la 17esima), seguendo le piste già tracciate da altri. Ora, il primo inseguitore dell’inglese di Dubai è Pablo Quintanilla, che ha completato il percorso odierno in sesta posizione. Due piazzamenti più avanti troviamo Matthias Walkner, che nella generale è terzo. Il trio è racchiuso in poco più di sette minuti, quando manca la sola speciale di domani che conta appena 164 Km. Sembra proprio che Sunderland abbia ipotecato la Dakar 2022. Segnaliamo la caduta di Danilo Petrucci durante la speciale: il ternano sembrava avesse riportato la frattura ad una clavicola, ma esami successivi hanno scongiurato il peggio. “Petrux” si è classificato 17esimo, ma non vede l’ora che si arrivi alla fine.
Dakar 2022: Kevin Benavides alza bandiera bianca
Ancora Audi nelle auto
Nelle quattro ruote, Audi sta dominando questa finale di Dakar. Per la terza volta in questa seconda settimana, la Q-RS e-tron ha conseguito una vittoria di speciale, questa volta con Carlos Sainz. Lo spagnolo ha preso il comando dal secondo waypoint e non l’ha più lasciato. “Matador” ha rifilato due minuti a Sebastien Loeb, il quale ha pensato più che altro a mangiare distacco a Nasser Al Attiyah. Un obiettivo centrato solo in parte: l’alsaziano ha recuperato solo 4 minuti al Principe del Qatar, ormai sempre più vicino al trionfo. Si è consolidata anche la zona podio, con Yazeed Al Rajihi che ha mantenuto una buona distanza da Orlando Terranova. L’argentino ha concluso la tappa di oggi al terzo posto: non può più lottare per il gradino più basso, ma la quarta piazza generale è al sicuro o quasi. Lucio Alvarez ha terminato la tappa in terza piazza, mostrando ancora una volta il suo valore. Le top ten di Matthias Ekstroem e Stephane Peterhansel hanno allietato ulteriormente la già gioiosa giornata di Audi. Non è stata altrettanto felice la giornata di Henk Lategan, fermatosi al Km 80 per un guasto meccanico. La Dakar si concluderà domani con gli ultimi Km di prova speciale, che da Bisha riporterà la carovana a Jeddah.