Continua il calvario di Carlos Sainz, e dell’Audi, alla Dakar 2022. Dopo aver perso due ore e mezza per una nota scritta male (o male interpretata, non l’abbiamo ancora capito) il due volte iridato WRC ha avuto un’altra disavventura nel corso della tappa odierna, la quinta. “El Matador” si è dovuto fermare lungo la speciale per un problema alle sospensioni, cosa che gli è costata un’ora. Carlos è riuscito a ripartire, ma paga un’eternità nei confronti di Henk Lategan, leader provvisorio della tappa.
Dakar 2022: cosa è successo a Sainz?
Fino al Km 195, andava tutto bene per Sainz e per Audi. Lo spagnolo, già vincitore di una tappa, stava lottando con Lategan per fare il bis. Tuttavia, alla fatidica distanza, un ammortizzatore della sospensione anteriore si è rotto, dopo l’urto con quella che sembrerebbe essere stata una roccia. In quelle condizioni era possibile proseguire, quindi Carlos ed il suo navigatore Lucas Cruz si sono fermati. Dopo un’ora sono stati raggiunti da Stephane Peterhansel, che per ragioni di classifica ha donato uno degli ammortizzatori della sua RS Q e-tron. Il francese non può recuperare le 16 ore perse il primo giorno di gara per il braccetto KO, e quindi ha accettato volentieri di aiutare Sainz. Dopo aver eseguito la sostituzione, lo spagnolo è ripartito, ma il distacco accumulato è pesante. Audi ha mostrato un grande potenziale a livello velocistico, ma l’affidabilità si sta dimostrando un problema. Il comparto sospensioni in particolare sembra essere piuttosto “sensibile” alle asperità del terreno, complicando non poco la vita agli equipaggi. Peterhansel, dopo aver “donato” l’ammortizzatore a Sainz, è rimasto fermo ad attendere l’assistenza. L’inconveniente non impedirà a “Monsieur Dakar” di riprendere la corsa, ma senza velleità di classifica. Stesso discorso per Sainz, il quale ha perso altro tempo prezioso: al Km 199 paga già un’ora e tre minuti da Lategan, un distacco quasi impossibile da azzerare in una sola tappa.
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