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Dakar 2022: un’edizione da non perdere (auto edition)

Ci siamo, gente! Il primo gennaio scatta l’edizione 2022 della Dakar, che per il terzo anno consecutivo si disputerà in Arabia Saudita. La Dakar formato auto presenta un parterre di partecipanti da urlo per questo 2022, con nomi altisonanti. Chi sono questi big? E chi tra loro ha i favori del pronostico? Diamo uno sguardo agli eroi del deserto a quattro ruote.

Dakar 2022: chi sono i protagonisti della classe auto?

Per la prossima edizione, ASO ha ritoccato il regolamento tecnico. La nuova classe T1+ permette alle 4×4 di avere ruote più grandi e sospensioni dall’escursione maggiore, al fine di renderle più competitive contro i “buggy” a trazione posteriore. Ma la cosa curiosa è che il team X-Raid, che schiera le Mini 4×2, quest’anno non ci sarà. O meglio: sarà presente, ma solo come supporto ai piloti privati. Di Mini quest’anno ne vedremo tre: una è per Kuba Przygonski (quarto nel 2021) mentre le altre due sono per i gentlemen Dennis Krotov e Sebastian Halpern. I veri favoriti, quindi, sono tra le T1+ di nuova generazione, in particolare Toyota. Nasser Al Attiyah è indicato da tutti come il candidato numero 1, grazie anche al fatto che la Hilux nuovo modello promette molto bene. Il qatariota avrà molti avversari in casa, come l’esperto Ginel De Villers. Il sudafricano vuole replicare la vittoria del 2009. Un altro sudafricano farà parte della squadra, Henk Lategan. Il giovane driver ha debuttato la scorsa volta, impressionando tutti per la sua velocità. Oltre al team ufficiale, Toyota può puntare sulla squadra satellite Overdrive Racing, che avrà in Yazeed Al Rajihi la sua punta di diamante.

I “cacciatori”

A contrastare la corazzata Toyota ci pensa Prodrive, con il suo team BRX Hunter. Per il 2022, la creatura della struttura di David Richards ha subito pesanti aggiornamenti, e non solo per adeguarsi al nuovo regolamento. Sebastien Loeb è reduce da un 2021 negativo, e sente il bisogno di riscattarsi. La Dakar sarà l’occasione di mettere alla prova il suo nuovo navigatore, Fabian Lurquin. Il francese sostituirà Daniel Elena, messo alla porta dalla stessa Prodrive e non senza polemica. Joan “Nani” Roma ha guidato la squadra fino ad un promettente settimo posto, e non disdegna di fare da capitano al team inglese. Il terzo incomodo è Orlando Terranova, pilota argentino dall’indubbia velocità, ma con la tendenza a commettere qualche errore di troppo.


Prodrive aggiorna l’Hunter T1+ per la Dakar


Dakar 2022: tra scosse elettriche ed ex centauri

Il terzo incomodo di questa epopea nel deserto potrebbe essere Audi. Stephane Peterhansel, Carlos Sainz ed il rookie Matthias Ekstroem sono i tre alfieri dell’ambizioso progetto della casa degli Anelli, la RS-Q e-tron. Si tratta di un prototipo con tre motori elettrici, a cui è collegato un quattro cilindri turbo ex-DTM. Quest’ultimo funge da range extender, ossia ricarica la batteria. È un’ammissione implicita da parte di Audi, la quale non nasconde il fatto che il motore elettrico non è capace da solo di affrontare un’avventura così lunga. E c’è il dubbio sull’affidabilità di una tecnologia mai usata prima in gara. Infine, concludiamo la nostra panoramica con due nomi noti del mondo delle moto, che passano dall’altra parte dello schieramento. Carlos Checa, dopo anni di pieghe e cordoli tra MotoGP e Superbike, realizza il suo sogno di attraversare il deserto. Laia Sanz, protagonista della Dakar in moto, passa anche lei alle quattro ruote, con una Mini 4×4 vecchia generazione. La lady spagnola pluricampionessa di trial avrà alle note un altro ex centauro, il nostro Maurizio Gerini.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione