― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriDaytona 500: McDowell re della lunga notte della domenica sera

Daytona 500: McDowell re della lunga notte della domenica sera

Ci ha messo più di dieci anni, Michael McDowell, per vincere la sua prima gara in NASCAR. Ma non importa più di tanto, perché questa prima vittoria è la Daytona 500, edizione 2021. Per il 37enne pilota dell’Arizona è il coronamento di un sogno, al termine di una serata che sembrava non finire mai. La lunga interruzione per la pioggia, la ripresa, la miriade di incidenti che ha decimato lo schieramento. Poi l’ultimo giro, con l’ultimo “Big One” che porta il numero 34 ad un successo insperato. “Non riesco a crederci“, ha commentato McDowell a fine gara, “Ringrazio Dio“.

Chase Elliott, campione in carica, arriva ad un soffio dal trionfo ma viene beffato dalla bandiera gialla dell’ultimo giro. Austin Dillon, vincitore qui nel 2018, termina in terza posizione, a precedere Kavin Harvick e Denny Hamlin, trionfatore qui lo scorso anno. Ryan Preece, Ross Chastain, Jamie McMurray, Corey LaJoie e Kyle Larson completano la top ten. La gara conta 22 cambi di leader, sette bandiere gialle per un totale di 40 giri.

Come ha fatto McDowell a vincere la Daytona 500 2021?

Il momento topico della gara è all’ultimo giro. McDowell è dietro a Brad Keselowski, il quale a sua volta segue il compagno di squadra Joey Logano. All’ingresso di curva 3, Brad da una spinta al numero 22, che perde il controllo della sua Ford impattando contro la Toyota di Kyle Busch. Il risultato è una reazione a catena che coinvolge i piloti già citati, più l’altro alfiere Penske Austin Cindric e Bubba Wallace. Impatto multiplo e violento, con tanto di fiamme, ma nessuna conseguenza fisica.

Al momento dell’incidente, McDowell è dietro a Keselowski, evita la carambola e si trova fianco a fianco con Elliott e Dillon. La direzione gara espone la bandiera gialla, e dalle immagini video confermano che Michael è davanti al momento della neutralizzazione. Questo condanna le ambizioni di vittoria del campione in carica, che comunque porta a casa punti importanti per il campionato. E “sopravvive” come gli altri alla lunga notte della domenica sera.


Daytona 500: Hendrick Motorsports monopolizza la prima fila


La corsa infinita

La Daytona 500 edizione 2021 assomiglia per certi versi a quella del 2020. Sono ben sette le bandiere gialle, due delle quali per incidenti multipli. Ma è soprattutto la pioggia a farla da padrone, con un’interruzione di quasi sei ore. La corsa riprende alle 9 locali, quando in Italia sono le 3 del mattino!

I contatti multipli, o “Big One” come gli chiamano in gergo, eliminano molti dei protagonisti della gara. La prima carambola, quella del giro 16, mette fuori gioco il poleman Alex Bowman e candidati alle posizioni che contano come Ryan Newman, Aric Almirola, Ryan Blaney ed Erik Jones. Quello dell’ultimo giro elimina in un sol colpo ciò che rimane del Team Penske, e manda a bocca asciutta il Joe Gibbs Racing.

Daytona 500 2021, niente poker per Hamlin

Il primo alfiere Gibbs a rimanere con il pugno di mosche è Hamlin. Il numero 11 ha le concrete possibilità di giocarsi il quarto successo in carriera, il terzo consecutivo. Comanda per 98 giri, più di chiunque altro, ma finisce al quinto posto. Il resto del plotone del Coach finisce a muro nella maledetta curva 3, ivi compreso quel Kyle Busch che la 500 non l’ha mai vinta.


NASCAR 2020, Daytona 500: tris di Hamlin, Newman in ospedale


La NASCAR Cup Series resterà a Daytona per un’altra settimana, per disputare la seconda gara dell’anno sul circuito stradale.


Ordine di arrivo