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Detroit Grand Prix 2: capolavoro della beffa

Come passare tutta una gara in testa e finire secondo. Su questo, Josef Newgarden ci può scrivere un libro, dopo quello che è successo nella gara 2 del Detroit Grand Prix. Il due volte campione IndyCar domina l’intero pomeriggio, ma negli ultimi cinque giri viene attaccato e superato da Patricio O’Ward. Il messicano della Arrow McLaren SP compie un capolavoro, che gli vale il secondo successo stagionale. Newgarden mantiene comunque la seconda posizione, respingendo gli attacchi di Alex Palou e di Colton Herta. Graham Rahal, Will Power, Scott Dixon, Simon Pagenaud, Marcus Ericsson e Santino Ferrucci completano la top ten.

Un tuffo per festeggiare!

Detroit Grand Prix: cosa succede in gara 2?

Come in gara 1, anche in gara 2 il fattore chiave è l’usura delle gomme. La mescola morbida della Firestone si consuma dopo pochissimi giri, cosa che spinge a fare più miglia possibili con la dura. Newgarden, poleman della domenica, sceglie proprio questo compound per partire in testa, cercando di accumulare più vantaggio possibile da poter gestire quando dovrà passare alle coperture “rosse”. Molti avversari approfittano della prima caution di giornata, innescata dal contatto tra James Hinchcliffe e Max Chilton, per pittare e cambiare tattica. Ma la mossa costa loro parecchie posizioni.


IndyCar Detroit: la prima caotica di Ericsson in gara 1


Mentre Newgarden comanda indisturbato, O’Ward rimonta dal fondo. Il messicano fa cilecca in qualifica, segnando il 16esimo tempo. Ma non si perde d’animo e rimonta, grazie soprattutto a dei restart da paura. In uno di questi si permette di bruciare Dixon, con un sorpasso da leggenda! L’ultimo stint è quello decisivo: Newgarden deve montare gomme morbide, per di più usate di tre giri. Colton Herta, suo primo inseguitore, ha già sparato la cartuccia delle soffici, e può continuare con le dure. Il vantaggio di Josef evapora. La caution finale, causata dal flambè dei freni di Romain Grosjean, rimette in gioco Palou e O’Ward, attaccati a Newgarden. Pato tira fuori un altro restart da magia, mangiandosi Herta e Palou in un sol boccone. A due giri dalla fine, ha vita facile di Newgarden, rimasto con zero grip sulle coperture. Il capolavoro del messicano è servito. A Newgarden non resta che rimuginare sulla beffa del secolo.

La giornataccia di Dixon e Rossi

La gara 2 del Detroit Grand Prix consacra la stella di O’Ward, ma segna anche il momento difficile di Scott Dixon e Alexander Rossi. Al primo giro, i due esperti entrano in collisione, mettendo in mezzo l’incolpevole Grosjean. Nel contatto Alex rompe l’ala anteriore, perdendo posizione ed effettuando un lunghissimo stop per la sostituzione. Rossi, a secco di vittorie dal 2019, concluderà 13esimo. Dixon, dal canto suo, non appare brillante come la passata stagione, anche se alla fine il risultato lo porta a casa. Il settimo posto non è male, ma il piatto piange. Nel 2020, con lo stesso numero di gare, aveva già quattro vittorie, quest’anno soltanto una. La strada verso il settimo iride si fa in salita.


Classifica di gara