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US Open: la spalla fa troppo male, Djokovic si ritira

Sotto di un set e di un break contro Wawrinka, il serbo alza bandiera bianca. Ai quarti Stan affronterà Medvedev

Tuono a cielo aperto su New York: Djokovic abbandona lo US Open per il persistere dell’infortunio alla spalla destra.

Il serbo aveva stretto i denti e provato a scendere in campo, ma battere un osso duro come Wawrinka in queste condizioni è assai difficili.

Nole è rimasto in campo per due ore abbondanti prima di alzare bandiera bianca, quando ormai rimontare era diventata utopia.

Nei precedenti turni pur non essendo al 100% erano arrivate delle vittorie, ma gli avversari non erano sicuramente in grado di impensierirlo.

Al primo vero scoglio di questo suo US Open sono arrivati i problemi: d’altronde Wawrinka sta conducendo questo Slam conclusivo in modo egregio.

Nonostante le tante sedute di fisioterapia fatte in questi giorni, la spalla faceva ancora troppo male. Lo si è capito fin da subito dalla velocità con cui Djokovic serviva la seconda: palla troppo lenta che l’ottimo rovescio dell’elvetico riusciva a convertire in punto.

I patemi però non si limitavano solo al servizio: rovescio per nulla cinico e difficoltà negli spostamenti rapidi. Di certo era in campo la controfigura malandata del fenomeno di Belgrado.

Queste grosse difficoltà ovviamente ricadono nel punteggio: 6-4 Wawrinka nel primo set.

Nel secondo parziale Stan – complici i malanni del suo avversario – tende a strafare un pò più del dovuto. Infatti il rovescio va fuori giri e Djokovic si ritrova 4-1.

Nonostante il break di vantaggio, il fresco vincitore di Wimbledon non appare mai in controllo del set. Infatti sul 4-2 due doppi falli del serbo e una randellata di Wawrinka concedono a quest’ultimo due chance per il contro break.

La seconda continua a viaggiare più lenta di un vecchio catorcio e alla fine di un interminabile scambio ‘Stanimal‘ gli strappa il servizio.

Già sul 4-4 lo svizzero va vicino a servire per il set, ma per la prima volta nel match Djokovic viene aiutato dal suo servizio.

Il malessere fisico però causa anche scelte tattiche discutibili per Djokovic: sul 5-5 prova un’improbabile palla corta che Wawrinka ovviamente ributta in campo.

I continui errori portano quindi al break, con il n.24 al mondo che si porta avanti di due set.

Djokovic - Wawrinka
Stanislas Wawrinka (in foto) già vincitore una volta a Flushing Meadows

Al bivio del terzo set Djokovic si fa massaggiare la spalla sfruttando il toilet break di Stan, ma il dolore non pare alleviarsi.

I primi due game rispettano i turni di servizio, ma il gioco horribilis di Nole si manifesta nel terzo. Infatti Wawrinka resta a guardare l’incessante mole di gratuiti del suo avversario, ringrazia, e si prende il break.

A questo punto Djokovic si trova già a rete per salutare il suo avversario, annunciando il forfait.

La spalla fa troppo male per pensare di provare a rimontare questa partita. Il serbo viene accompagnato fuori dagli ‘assurdi e incomprensibili’ fischi dell’Arthur Ashe Stadium.

Il 16 volte campione Slam ha poi parlato così nella conferenza post-partita: ‘Non è la prima né l’ultima volta che mi devo ritirare per infortunio, ma non ho intenzione di parlarne approfonditamente. Complimenti a Stan’.

Proprio Stanislas è parso tonico e concentrato, ma c’è da dire anche che le condizioni della testa di serie n.1 hanno agevolato il suo successo.

Ora nei quarti di finale sarà sfida contro Danil Medvedev, che negli Slam raggiunge questo traguardo per la prima volta. Il russo ha messo fine al sogno – non senza qualche difficoltà – di Dominik Koepfer.

Djokovic - Medvedev
Danil Medvedev (in foto) mentre polemizza con il pubblico dopo la vittoria su Koepfer

Anche a lui il pubblico americano non ha risparmiato i fischi: infatti anche nel match contro il tedesco è continuata la querelle – iniziata dal match contro Feliciano – tra Medvedev e gli spettatori.

L’atteggiamento spocchioso e fuori luogo del n.5 mondiale non è andato giù ai newyorkesi, i quali non hanno perso occasione per contestarlo.

Rullo Federer –

Il diesel Federer continua la sua strada a Flushing Meadows. Dopo le difficoltà – inaspettate – dei primi due turni, Roger ha cominciato finalmente a giocare alla sua maniera.

La pratica Goffin è stata risolta in 80 minuti circa, con il belga che è riuscito a racimolare solo 4 game.

Il fenomeno elvetico nei quarti incontrerà un finalmente redivivo Grigor Dimitrov, che si è sbarazzato in tre set di De Minaur.

Situazione in casa Italia –

Per quanto riguarda il tennis di casa nostra, dopo i difficili Day 4 e 5 – sconfitte di Fabbiano e Sonego – è tornata la luce.

Tra i migliori 16 sul cemento di New York c’è infatti posto per l’Italia, in particolar modo per Matteo Berrettini. Il tennista romano, dopo aver battuto Popyrin nei sedicesimi, questo pomeriggio è chiamato ad un’altra super prestazione.

Alle 18:30 (ora italiana) sul Louis Armstrong ci saranno in palio i quarti di finale, nel match contro il russo Rublev.

A seguire poi sarà completato il tabellone che decreterà i migliori 8, che si conclude in nottata con Nadal-Cilic.

Risultati ottavi di finale –

[23] S. Wawrinka b. [1] N. Djokovic 6-4, 7-5, 2-1 ret.

[5] D. Medvedev b. D. Koepfer 3-6, 6-3, 6-2, 7-6(2)

[3] R. Federer b. [15] D. Goffin 6-2, 6-2, 6-0

G. Dimitrov b. A. De Minaur 7-5, 6-3, 6-4

Il tabellone maschile dello US Open 2019