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HomeMotoriFormula UnoDomenicali crede in Vettel e esalta Leclerc: «Mi ricorda piloti alla Lauda»

Domenicali crede in Vettel e esalta Leclerc: «Mi ricorda piloti alla Lauda»

Domenica 1 settembre in Belgio finalmente è arrivata la tanto agognata prima vittoria della Ferrari in questa stagione 2019 della Formula 1. Dopo tanti episodi sfortunati soprattutto in Bahrain, Canada e Austria, il cavallino rampante è tornato a mettere il muso davanti a tutti e in particolar modo al dominatore di questi ultimi anni, Lewis Hamilton. Questo successo però non è arrivato dal leader designato, Sebastian Vettel, ma dal giovane talento Charles Leclerc. Inoltre l’ordine di scuderia dato dal team durante la corsa in favore del monegasco, relegando di fatto il 4 volte iridato tedesco a seconda guida, ha aperto il dibattito su un eventuale cambio di gerarchie a Maranello e sul futuro di Vettel al volante della rossa. Un grande ex, Stefano Domenicali, se da un lato ha sottolineato il talento cristallino di Leclerc, dall’altro ha invitato tutti a non sottovalutare il campione tedesco.

GP Spa: La Ferrari torna a vincere, la prima volta di Leclerc

Durante un’intervista rilasciata a Radio Anch’io Sport, su Radio 1, l’ex team principal della Ferrari ha voluto fin da subito prendere le difese di Sebastian Vettel. Il dirigente imolese, infatti, non condivide il parere di coloro che vedono ormai il fuoriclasse tedesco sul viale del tramonto e soprattutto in veste di seconda guida ufficiale dell’arrembante Leclerc.

Domenicali difende Vettel dalle critiche.

Domenicali ha dichiarato che sicuramente nello scorso weekend l’ex Red Bull si è messo al servizio del compagno di squadra che ha dimostrato fin da subito di essere più veloce e performante di lui. Di conseguenza, in molti probabilmente ritengono che ormai «Vettel abbia abdicato», ma proprio su questo punto ha invitato alla prudenza. Il presidente della Lamborghini ha evidenziato come la grande capacità dei campioni sia quella di piazzare la «zampata» al momento opportuno, quando ormai nessuno se l’aspetta. Per questo motivo, già nel prossimo Gran Premio d’Italia è certo che si vedrà in pista un Vettel decisamente più «aggressivo».

Domenicali: «Leclerc ha la lucidità dei piloti maturi»

Quando gli è stato chiesto di come secondo lui Mattia Binotto stia gestendo quest’anno le gerarchie all’interno della Ferrari, Stefano Domenicali ha elogiato il lavoro del collega. Difatti giustamente, tenendo conto delle vittorie e del grande carisma di Sebastian Vettel, nelle battute iniziali della Formula 1 2019 la scuderia di Maranello ha scelto lui come driver di punta, poi però ha affermato: «Adesso le cose sono leggermente cambiate».

L’ex dirigente della rossa ha rimarcato che, tenendo conto degli ottimi risultati fatti segnare da Leclerc, la scuderia italiana ha preferito cambiare strategia, puntando a «massimizzare la posizione», rispettando il pilota più veloce ad ogni gara. Questa per lui è la strategia migliore. D’altronde le parole del manager di Imola sono suffragate anche dall’attuale classifica mondiale che vede i due alfieri della Ferrari ben lontani dal leader Lewis Hamilton, dunque non vi è alcuna bagarre in corso per il titolo che potrebbe giustificare la preferenza per l’uno o per l’altro.

Leclerc paragonato a Niki Lauda.

Ovviamente Domenicali ha parlato anche di quanto sta dimostrando Charles Leclerc in questa sua prima stagione come portacolori del cavallino rampante. Ebbene per lui ha smosso un paragone importante, dicendo che ha già fatto vedere come sia in possesso della lucidità e della freddezza dei piloti maturi, rivelando che gli ricorda molto Niki Lauda. Il giovane monegasco, infatti, ha in comune con il compianto campione austriaco la «lucidità mentale» e la capacità di analizzare qualsiasi aspetto con grande freddezza, qualità importanti per chi vuole far bene in Ferrari.

E proprio l’aspetto mentale di Leclerc può e in particolar modo potrà fare la differenza nel suo futuro in Formula 1. Secondo Domenicali in questi anni sono emersi tanti piloti tecnicamente bravi, ma nessuno ha dimostrato la tenuta psicologica del 21enne monegasco che, per tale ragione, ritiene «sicuramente superiore» a tutti gli altri astri nascenti del Circus.