Il CEO della F1, Stefano Domenicali è pronto per ridurre il numero di gare in Europa. Il dirigente italiano infatti, vorrebbe aumentare il numero di gran premi in Asia, USA e Oriente.
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Domenicali: quante gare si correranno in Europa?
Stefano Domenicali è pronto per cambiare volto alla Formula Uno. Il CEO, intervistato dalla rivista GQ, ha parlato del futuro della federazione. Queste le sue parole riportate da PlanetF1.com: “Penso che 23 gare sia un numero stabile per un campionato di F1 anche se il Patto della Concordia ne prevede di più. In futuro però vedo meno gran premi in Europa e molti di più in USA, Asia e Oriente. Non temo di sconvolgere la fan base rompendo la tradizione perché vivere di tradizione significa non vivere a lungo. Dobbiamo gettare le basi per il futuro“. Domenicali tuttavia non pensa ad un completo taglio delle gare, anzi vuole incoraggiare i circuiti ad investire su se stessi: “Monza per esempio è unica, ma Monza deve investire per il futuro e per i tifosi che vanno perché se lo meritano. Bisogna crescere“.
Jeddah continua a far discutere
Uno dei nuovi gran premi che debutterà in F1 sarà quello in Arabia Saudita nella città di Jeddah. Il gran premio ha fatto discutere per questioni legate al non rispetto dei diritti umani da parte del governo arabo. Domenicali ha risposto così: “La F1 non si fa coinvolgere nella politica. Crediamo nell’andare in alcuni paesi che stanno dimostrando di voler cambiare in futuro. Stiamo usando il motorsport per accelerare il loro desiderio di cambiare, anche se sarebbe totalmente sbagliato fingere che una cultura che esiste da migliaia di anni possa cambiare da un giorno all’altro. La F1 li aiuterà a concentrarsi sul cambiamento positivo. Il denaro fa parte del business, ma non si tratta solo di soldi. I diritti umani fanno parte della nostra agenda; sono sanciti negli accordi della FIA. Invece di parlare delle cose negative, dovremmo discutere delle cose positive che la F1 può far accadere“.
Sito ufficiale F1.com