Draymond Green ha rimediato un’espulsione per secondo fallo tecnico nella notte, nel corso della gara tra i suoi Golden State Warriors e i New York Knicks.
Daymond Green: perché è stato espulso?
Gli arbitri, che a fine partita hanno ammesso l’errore, credevano che stesse insultando uno di loro. In realtà se la stava prendendo con il compagno James Wiseman.
Intervistato sull’ accaduto, il cestista ha dichiarato: “Sono solo un po’ confuso. Gli arbitri possono riunirsi e prendere una decisione su ogni fischio durante la partita, ma quando si tratta di un fallo tecnico chiaramente attribuito per errore, la chiamata non può essere ribaltata? Forse è tempo di rivedere la regola. Vorrei chiarezza sul perché sia questa la regola, se di fatto è tale”.
Sull’argomento è tornato anche il suo compagno di squadra, Steve Curry, spegnendo ogni polemica: “A metà partita Ben Taylor(l’arbitro responsabile del fischio), mi ha detto che si era trattato di un errore e che non aveva capito che Draymond stava urlando ad un compagno di squadra. Credeva si stesse rivolgendo a lui. Impatto sul risultato? Draymond è sicuramente uno nostri dei giocatori migliori, per cui ci ha fatto male la sua assenza. In ogni caso, stavamo giocando male a prescindere, per questo non parlerò dell’arbitraggio”.
Anche James Wiseman, al quale Green si è rivolto, ha dato la sua interpretazione: “Avevo sbagliato la giocata, stavo cercando di ottenere un post, ma Draymond ha tirato la palla troppo presto. Era l’istante che diceva ‘Prendi la palla’ o qualcosa del genere, ma è stato strano, confuso e non capisco perché l’arbitro abbia fatto cosi”.