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È morto Carlos Reutemann

La F1 perde una delle sue leggende. Poche ore fa è morto Carlos Reutemann, ex vice campione del mondo con lunghi trascorsi anche in Ferrari. L’argentino stava lottando contro un tumore al fegato dal 2017, ma le sue condizioni sembravano essere stabili. Tuttavia, nei mesi scorsi è stato ricoverato in terapia intensiva, a Rosario, per un’emorragia intestinale. Dopo 17 giorni di degenza, era rientrato a casa, e sembrava aver superato anche questa. Ma nei giorni scorsi è dovuto tornare in ospedale, per un aggravarsi del suo stato di salute. Reutemann aveva 79 anni. Il nostro cordoglio ai familiari ed agli amici di “Lole”, il quale ha scritto pagine indimenticabili nella storia della F1.


Carlos Reutemann ricoverato a Santa Fe


Chi era Carlos Reutemann?

Originario di Santa Fe, Reutemann iniziò a correre nel Turismo Carretera, il massimo campionato nazionale argentino (a cui partecipò anche Juan Manuel Fangio). Il suo talento fu notato dalla federazione nazionale, la quale gli offrì la wild card al GP di Buenos Aires del 1972, la gara che segnò il suo esordio in F1. Al volante di una Brabham, “Lole” firmò la pole e finì settimo. Con la stessa scuderia esordì a tempo pieno nel 1974, conquistando subito la prima vittoria in carriera, al GP del Sudafrica. Rimase alla corte del team (all’epoca rilevato da Bernie Ecclestone) fino al 1976, prima di essere chiamato da Enzo Ferrari a sostituire Niki Lauda. L’austriaco era rimasto vittima dell’incidente del Nurburgring, e il Commendatore era convinto che non sarebbe più rientrato. Con la Rossa, Lole vinse cinque GP, giungendo terzo nel mondiale piloti del 1978.

L’anno successivo passò alla Lotus, sperando di vincere il mondiale. Ma la scuderia di Colin Chapman all’epoca era in crisi, cercando di sviluppare la complicatissima 80 “wing car”. Carlos non si adattò mai a quella vettura, e corse l’intera stagione con l’obsoleta 79. La lasciò nel 1980, per approdare alla Williams al fianco di Alan Jones. Dopo un anno di apprendistato, l’argentino divenne protagonista assoluto, oscurando il compagno di squadra e rivale. Dominò la parte centrale della stagione, salvo poi farsi prendere dalle sue crisi esistenziali. Ne approfittò Nelson Piquet, il quale strappò il titolo a Lole nell’ultima gara di Las Vegas. In tutta la sua carriera, Reutemann mostrò una certa incostanza di risultati e di carattere, tanto da essere definito da Enzo Ferrari “tormentoso e tormentato”.

L’impegno politico

Abbandonate le corse, Reutemann si dedicò alla gestione delle sue attività agricole nelle pampas. Fino a quando non venne chiamato dalla politica, che dagli anni 90 divenne il nuovo campo d’azione di Lole. Nel 1991 aderì al Partito Giustizialista, con il quale venne eletto governatore della Provincia di Santa Fe dal 1992 al 1995. Venne rieletto nel 1999, per poi passare nel 2003 al senato nazionale. A seguito della bocciatura di una sua riforma agraria, ruppe con il Partito Giustizialista per poi aderire, nel 2015, a Proposta Repubblicana. In quell’anno appoggiò l’elezione del presidente Mauricio Macri, che sconfisse la sua ex compagna di partito Cristina Fernandez. Sposato due volte, lascia due figlie ed un nipote.