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Empoli-Pordenone 1-0: tre punti a fatica per i toscani

Alla fine sono sempre gli episodi a decidere una partita di calcio. Empoli-Pordenone di fatto viene decisa da un autogol sfortunato di Chrzanowski. Ma cambia poco la sostanza, l’Empoli si prende con le unghie i tre punti e il ventitreesimo risultato utile consecutivo, mantenendo a distanza di sicurezza le inseguitrici. Il Pordenone crolla a causa del fuoco amico e ora deve guardarsi le spalle.

Quali sono le scelte dei tecnici?

Dionisi disegna il consueto 4-3-1-2. Brignoli in porta e in mezzo alla difesa giocano Casale e Romagnoli. Sulle corsie esterne Fiamozzi e Parisi. Compiti di regia affidati a Stulac, con Haas e Żurkowski ai suoi lati. Sulla trequarti c’è Bajrami, infine in avanti ci sono Oliveri e Mancuso.
Tanti 2003 nella panchina neroverde. Tesser risponde con un abbottonato 5-3-2. Perisan tra i pali e pacchetto difensivo con Biondi, Camporese, Stefani, Chrzanowski e Falasco. A centrocampo Zammarini, Scavone e Rossetti. In avanti c’è la coppia d’attacco Mallamo e Musiolik.
Arbitra il match il direttore di gara Federico La Penna.

Empoli-Pordenone: sintesi

La gara si apre con un colpo di scena, perché Falasco atterra con le cattive Olivieri e viene ammonito. Ma il numero 54 ospite protesta in maniera troppo accesa e il direttore di gara decide per l’espulsione. Il Pordenone si chiude a riccio, l’Empoli si sistema nella metà campo ospite. Ma le occasioni per gli azzurri sono appena due: un tiro di Bajrami fuori per centimetri alla mezzora e infine un tentativo largo di Mancuso. All’intervallo è 0-0. Nel secondo tempo, complice anche l’ingresso di La Mantia al posto di Olivieri, l’Empoli attacca a testa bassa. Il Pordenone si difende in maniera stoica, aggrappandosi anche a Perisan. Alla fine però il muro neroverde crolla all’87’ con a causa di un autogol di Chrzanowski, che devia in porta un suggerimento di Matos, entrato un minuto prima. L’Empoli sorride e porta a casa i tre punti.

Considerazioni su Empoli-Pordenone

L’Empoli ha rischiato di non vincere. La squadra ha giocato tutta la gara nella metà campo avversaria, ma ha fatto una grande fatica a creare occasioni da reti. Questo perché il Pordenone ha giocato bene in fase difensiva, tappando tutti i buchi possibili. Nel secondo tempo l’ingresso delle torri La Mantia e Moreo ha aumentato il pressing offensivo. In più è salito in cattedra anche Bajrami, è stato un suo cross a propiziare il suggerimento di Matos decisivo all’autogol di Chrzanowski.
La prestazione degli ospiti è stata buona. L’espulsione ha penalizzato la squadra di Tesser, che però ha avuto il merito di non disunirsi e di imbastire una resistenza eroica. Difensivamente la gara è stata ottima per i neroverdi, così come la prova del portiere Perisan. Molto probabilmente senza quell’episodio sfortunato i neroverdi avrebbero portato a casa un punto di platino.

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