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Analisi Ferrari GP Mugello 2020

Analisi Ferrari GP Mugello 2020 - Weekend nero per la scuderia di Maranello che festeggia oggi il GP numero 1000 della sua storia. Leclerc...
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F1 – GP Montecarlo: commento post gara ed interviste piloti

Il Gp di Monaco ha visto trionfare per la sesta volta consecutiva la Mercedes con Lewis Hamilton sul gradino più alto del podio, alla sua 4°vittoria stagionale. L’Inglese ora si trova a 137 punti, seguito da Bottas con 120 ed un più distaccato Vettel con 82 punti.

Mercedes

La scuderia di Brackley ha fatto intravedere la bontà del suo progetto vettura anche a Monaco, con la tanto discussa sospensione anteriore che frutta alla W10 il massimo grip dalle gomme Pirelli e vantaggi aerodinamici. Il sistema consente di adeguare la sospensione davanti ad ogni tipo di circuito per sfruttare appieno il potenziale degli pneumatici, riuscendo a garantire sempre la giusta finestra di utilizzo delle gomme. Ovviamente il segreto Mercedes non è solo questo, ma tutto il progetto vettura ad essere vincente. In qualifica la superiorità è stata netta, ma in gara c’è stato il primo vero errore strategico del muretto Tedesco: in regime di SC infatti Hamilton e Bottas hanno montato le gomme gialle, differentemente da RB e Ferrari che hanno scelto le bianche. Successivamente anche Bottas è stato “costretto” alle gomme bianche ma in seguito ad una foratura. Dopo pochi giri si è subito intuito di come fosse stata sbagliata la strategia Mercedes: Il britannico con le bianche, non ha mai spinto proprio perché doveva far durare questo set di pneumatici fino a fine gara. Non ha avuto un buon feeling e non è riuscito a costruirsi un vantaggio su Verstappen, Vettel e Bottas, anzi ha sofferto di degrado con le gomme specialmente le anteriori, con grossissimi problemi di graining ed un lieve blistering. Ma a fine gara, nonostante la strategie sbagliate, gomme sbagliate e la pressione Verstappen, la scuderia campione in carica ha sollevato l’ennesimo trofeo dell’era ibrida. In classifica costruttori la Mercedes comanda con 257 punti, con la Ferrari distante a 139.

Ferrari

Tanti, troppi punti interrogativi sulla rossa di Maranello. La vettura non è mai stata realmente competitiva e a questo si è aggiunto l’errore madornale alle qualifiche che ha condannato Charles Leclerc alla 16esima posizione. Vettel in Q3 ha dovuto superare spesso i limiti della macchina per cercare di guadagnare la terza posizione su Verstappen, ma nel giro buono ha toccato il muretto con la gomma posteriore. La vettura è migliorata nel corso del week end dopo il terribile Giovedì, ma non è mai sembrata in grado di impensierire Mercedes e RB. In gara il ritmo è stata dettato da Hamilton e dai suoi problemi di gomma, che ha consentito a Vettel di finire con un distacco ridotto a fine gara. La scuderia nel week-end ha portato alcuni aggiornamenti tra cui nuovi cestelli dei freni anteriori che avevano la funzione di scaldare le gomme ed entrare nella finestra giusta. Gli pneumatici sono differenti rispetto a quelli 2018 con cui la Rossa mandava in temperatura subito le gomme, mentre con quelli 2019 la vettura fatica a portarle in temperatura e raggiungere la finestra di funzionamento. Ma il problema riguarda anche la poca velocità nelle curve lente rispetto a Mercedes. In Canada la situazione dovrebbe essere diversa visto i lunghi rettilinei e pochi tratti lenti. Il Mondiale ha bisogno di una scossa rossa altrimenti potrebbe chiudersi all’inizio di un’estate molto amara per i tifosi del cavallino.

Red Bull

Mai risultato fu più bugiardo come quello di ieri. Max Verstappen è stato il protagonista del GP cercando in tutti i modi di superare Lewis Hamilton e guadagnare quei 5 secondi che oltre al podio gli avrebbero probabilmente garantito la prima vittoria nel Principato. La qualifica è stata buonissima chiudendo davanti la Ferrari, ed in gara con la giusta strategia ed il sorpasso ai box su Bottas, la vittoria sembrava veramente vicina. Ma, come detto, la penalizzazione (ed il ritmo di Hamilton) hanno tolto un podio che sarebbe stato meritatissimo per l’Olandese che sembra ormai maturato e pronto per stare tra i grandi. Al termine della gara, ascoltando i team radio con il suo muretto, si è scoperto che l’Olandese dopo il primo pit stop, ha commesso un errore nella regolazione della mappatura della Power Unit Honda utilizzando una mappatura che gli garantiva una coppia minore, quella che in genere si usa in partenza. Anche per questo probabilmente non riusciva a rimanere in scia di Hamilton sotto il tunnel, unico punto vero di sorpasso.

Interviste piloti

Lewis Hamilton: “Probabilmente è stata la gara più difficile che abbia mai fatto, ho lottato con lo spirito di Niki, una persona con grande influenza nel nostro team. Lui ci ha guardato dall’alto. Ho cercato di restare concentrato per renderlo orgoglioso. Avevo le gomme senza più vita, erano vuote. È davvero bellissimo, fantastico pubblico, mi scalda il cuore. Il contatto? Si è buttato un po’ tardi lui, l’ho visto all’ultimo momento per fortuna, credo che la sua ala anteriore sia andata a fianco della mia gomma posteriore…””

Sebastian Vettel: “Non penso che la macchina sia così male come sembra. I risultati avrebbero potuto essere migliori qua e là, ma è davvero difficile per noi mettere la macchina [le gomme] nella finestra in cui si trova bene. Certamente quando ci riusciamo siamo più competitivi, ma ancora lontani da dove vogliamo essere. Questa è la lezione chiave: dobbiamo focalizzarci sul provare a mettere la macchina in breve tempo nella finestra giusta.
Guardando alle prossime tre, quattro, cinque gare, ovviamente ci assicuriamo di migliorare la vettura, aggiungere più grip nell’auto così che possiamo andare più veloci.”

Valtteri Bottas: “Alla fine per me è stato un weekend deludente. Avevo velocità, la sentivo, ma piccoli episodi mi hanno reso la giornata difficile. Ho dovuto fermarmi  dopo Lewis e ho perso tempo. Max si è avvicinato, mi ha fregato e poi dopo la sosta non mi ha lasciato spazio. Alla fine ho dovuto solo portare la macchina al traguardo”.